La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Non ebbero a soffrire nessuna privazione del genere, anche per quanto riguarda il vino, per il quale si era trovato una gradazione resistente al congelamento.
      Il servizio di posta, di telegrafo e di telefono saggiamente e largamente sviluppato funzionò con una regolarità rimarchevole date le enormi difficoltà che s'incontrarono.
      Per educare, per istruire le nostre truppe, per infondere in esse principii (li moralità, di disciplina e di virtù guerresche furono costituite le "Case del Soldato,, che in date ore del giorno accoglievano in locali bene riscaldati i militari, confortandoli di sane letture e fornendo utili esercizi di svago.
      Enumerando tutti questi provvedimenti presi dal comando supremo si disse allora che la storia ricordava ammirando, le piccole armate, quasi pugno di uomini in confronto alle odierne che riuscirono a valicare le Alpi tra i rigori della fredda stagione, ma che non vi era mai stato esempio come il nostro di un esercito poderoso, quasi popolo in armi, accampato in pieno inverno nella zona alpina dalle eccelse solitudini dell'A-daniello alle ghiacciate vette delle Dolomiti, ai nevosi dirupi di Monte Nero, al Carso arido e disertato dalla bo'ra.
      Tutto ciò, affermava sempre il comando supremo, era motivo di legittima fede e di sicuro auspicio di vittoriaper il nuovo anno di guerra.
      * * «¦
      Verso la fine di febbraio attraverso i paesi neutrali cominciò a correre la voce che gli Austro-Tedeschi preparavano una formidabile "Straf-expedition,, contro l'Italia. Si adducevano anche le ragioni politiche e militari che avrebbero consigliato ai superiori comandi nemici una tale azione. Il fronte italiano sarebbe stato prescelto a preferenza del russo e del franco-inglese perchè i campi orientali sembravano troppo vasti per un'operazione che avesse potuto dare concreti risultati militari e politici, e quelli clic dall'Yser scendevano al confine svizzero, apparivano già troppo martoriati dalle lotte precedenti e pertanto svalutati nel concetto pratico dell'immediato sfruttamento agricolo ed industriale di cui l'invasore doveva tener conto nei suoi calcoli strategici.
      I giornali ed i critici militari si occuparono della minaccia la quale pur non essendo ancora sicura, avevaI — 220 —


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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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