La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

Pagina (246/519)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      sul loro petto provato al fuoco nemico la medaglia al valore. Xon di rado l'appese al petto di una madre o di un padre addolorati, ma fieri, perchè il figlio era caduto sul campo per la grandezza della Patria.
      Così la famiglia reale prendeva parte attiva alla guerra e si cooperava vivamente a tener alto lo spirito della popolazione coll'esempio personale e correndo qualche volta anche grave pericolo, come accadde la sera del 15 maggio 191G. Sul treno direttissimo che parte da Venezia alle 9,30 per Bologna si trovavano le principesse Iolanda e Mafalda le quali s'incontrarono a Mestre con la Regina che veniva da Udine dove era stata a visitare il Re. Velivoli nemici che avevano bombardato Venezia seguendo la linea ferroviaria gettarono bombe anche sul treno reale che però non fu colpito. Giunto a Padova, la folla che aveva saputo del pericolo corso dalla famiglia reale fece alla stazione mentre il treno transitava di là diretto a Roma un'imponente dimostrazione di simpatia.
      Verso la metà d'agosto il presidente della Repubblica Francese Raimondo Poincaré venne in Italia e trascorse col re alcuni giorni in zona di guerra visitando largamente e minutamente le nostre linee, specialmente la città di Gorizia.
      Poincaré era accompagnato da Leone Bourgeois ministro del Lavoro e da Barrere, ambasciatore di Francia a Roma. Al nostro fronte si trovarono anche il presidente Boselli, Sonnino, Bissolati e l'ambasciatore d'Italia a Parigi, marchese Salvago Raggi.
      11 nostro re rendeva la visita al presidente della Repubblica Francese in settembre. Rimase in Francia tre giorni dal l!(i al 29. Visitò i diversi campi di battaglia; fu al Quartier Generale belga, ricevuto dai sovrani del Belgio e accolto dovunque con vivo entusiasmo, ripartì la sera stessa del 29 per l'Italia.
      Si disse allora che queste visite improntate ad una grande cordialità avevano servito a dissipare quelle nubi che si erano formate fra le due nazioni per malintesi e per intrighi dei nemici.
      Le nubi che effettivamente si erano addensate sul cielo, in principio sereno, dell'alleanza colla Francia e col-l'Inghilterra, avevano diverse ragioni che ancora oggi non sono state ben chiarite, forse perchè non s'è voluto chiarirle, forse perchè non si è creduto opportuno di farlo neanche adesso, forse perchè parecchie di queste
      — 21<; —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

Pagina (246/519)






Patria Venezia Bologna Iolanda Mafalda Mestre Regina Udine Venezia Padova Roma Repubblica Francese Raimondo Poincaré Italia Gorizia Leone Bourgeois Lavoro Barrere Francia Roma Boselli Sonnino Bissolati Italia Parigi Salvago Raggi Repubblica Francese Francia Quartier Generale Belgio Italia Francia Inghilterra