La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
ferrovia che da Gorizia va a Santa Lucia di Tolmino, i nostri gettarono numerosi ponti sull'Isonzo e le nostre truppe passarono sulla sinistra del fiume.
Da Piava al mare, attraversato di balzo la prima linea nemica, serrano da vicino l'avversario che oppone disperata resistenza, ma il 21, il 22, il 23 esso comincia a cedere in più punti. Il 24 i nostri hanno nelle loro mani più di 20 mila prigionieri e 500 ufficiali.
Circa trecento nostri velivoli hanno concorso alla battaglia fulminando le truppe ammassate tra Selo e Comeno, sulle falde orientali dell'Hermada, e nei baraccamenti nella valle di Chiapovano.
Il 25 si annunzia che il tricolore sventola sulla vetta di Monte Santo mentre il nemico ripiega passo passo incalzato dalle truppe della seconda armata la quale sin dalla notte del 19, gettati 14 ponti sotto il fuoco nemico, sull'Isonzo aveva proceduto all'attacco dell'altipiano di Bainsizza che doveva condurla alla conquista del Monte.
Nei giorni seguenti il nemico tenta con feroce accanimento di riprendere le posizioni perdute, ma è sempre respinto con gravi perdite.
I nostri velivoli in numero grandissimo prendono parte con efficacia straordinaria alla grande battaglia.
II 30 la lotta riprende terribile con successi dei nostri sulle pendici nord del Monte San Gabriele e nel Vallone di Brestovizza.
I prigionieri fatti dall'inizio della battaglia ammontano a 26.581 soldati e 720 ufficiali.
SETTEMBRENella notte del 3 e del 5 settembre trenta nostri aeroplani bombardano nuovamente Pola, gl'impianti militari e la flotta nemica ancorata nel porto e nel canale Pasana.
II 10 il comando annunzia che il bottino fatto sino allora nella grande battaglia sul fronte Giulio è di 145 cannoni, 94 bombarde, 322 mitragliatrici e 11,196 fucili.
Intanto il nemico il 12 ed il 13 si accanisce dispera tamente, ma invano, in un terribile, sanguinoso tentativo di sloggiare i'nostri dalle posizioni di Monte San Gabriele.
Anche nel Trentino e in Carnia falliscono nuovi tentativi di attacco degli austriaci.
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