La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Il 16 la brigata Safari (151-152) con magnifico impeto guadagna terreno sull'altipiano di Bainsizza.
      Nei giorni che seguirono siuo alla fine del mese si ripeterono gli sforzi nemici per ricacciare i nostri dalle loro posizioni.
      Il 2!) i nostri con improvviso scatto rettificarono la linea di occupazione fra la Sella di Dol e le pendici settentrionali del Monte San Gabriele. Una compagnia di assalto della 2.a armata e le brigate Venezia e Tortona migliorarono le nostre occupazioni verso l'orlo sud-orieutale dell'altipiano di Bainsizza, strappando all'avversario alcune quote a sud di Podiaka ed a sud di Madoni.
      OTTOBREIl 4 ottobre i nostri aviatori bombardarono con ottimi risultati il porto di Cattaro una delle maggiori basi di operazioni della flotta austriaca.
      Durante la prima settimana di questo mese il maggio re Piccio abbatteva il suo ló.mo velivolo nemico.
      Il 10 un comunicato ufficiale riassume così i risulta ti della guerra navale nell'Adriatico di cui il comando è così parco di notizie :
      Gli scarsi saltuari e concisi comunicati della Marina analogamente a quanto arriva anche nelle Marine Alleate, trovano spiegazione nell'essere le insidie la caratteristica principale dell'attuale guerra sul mare, e nella necessità del silenzio che incombe sulla massima parte delle operazioni di guerra che la Marina compie.
      D'altra parte il nemico, nei suoi bollettini, mentre falsamente cerca di attribuirci azioni di guerra contrarie alle norme del diritto internazionale (come risulta dal penultimo comunicato della Marina circa l'accusa mendace di aver noi bombardato una nave ospedale), ben si guarda dal far cenno delle sue perdite reali, così pei velivoli perduti a Brindisi ed in altre occasioni, come pure per le unità navali perdute da esso in Adriatico o rimaste gravemente danneggiate. Del resto i nostri stessi rari comunicati spesso non possono dare che i primi constatati risultati delle azioni : solo più tardi si hanno le sicure notizie di ulteriori successi in esse conseguiti. Così per un cacciatorpediniere del nemico affondato nel golfo di Venezia, di cui solamente ora, dopo molto tempo, si è accertato l'affondamento, e sopra tutto per i suoi sommergibili, dei quali
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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