La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      giunti rincalzi che piombati sull'avversario lo travolgono e lo obbligano a ritirarsi.
      Sul basso corso del Piave già da parecchi giorni la difesa è efficacemente coadiuvata dalla Regia Marina con mezzi aerei, batterie fisse e natanti e naviglio leggero. Anche i nostri aviatori, come sempre, cooperano alla formidabile resistenza colpendo dall'alto tutte le posizioni nemiche.
      DICEMBRENei primi giorni di dicembre non si hanno che violenti fuochi d'artiglieria su tutto il fronte; specialmente dal Monte Sisemol al Monte Castelgomberto, al Pasubio nella regione delle Melette e sul versante nord del Massiccio di Monte Grappa.
      11 5 sull'altipiano d'Asiago il nemico inizia l'attacco delle nostre posizioni contro il caposaldo delle Melette. Il 6 approfittando di alcuni vantaggi conseguiti il giorno precedente fra il Monte Tonderecar e il Monte Ba-denecche tenta di far cadere da tergo il formidabile bastione Monte Castelgomberto - Moietta di Gallio. Le nostre truppe in numero inferiore oppongono una straordinaria resistenza, ma sono poi obbligate a cedere palmo a palmo il terreno quando però vien loro dato l'ordine di ripiegare. Sul Monte Fior e Monte Castelgomberto alcuni reparti di alpini rimasti isolati hanno preferito all'eventualità dell'incerto ripiegamento, il glorioso sacrificio di un'eroica resistenza ad oltranza.
      L'argine fatto dai nostri all'avanzata dell'invasore resiste sempre più lungo tutto il fronte e quei vantaggi che esso ottiene li paga a prezzo di sanguinosissime perdite.
      Gli attacchi si sferrano quasi quotidianamente con inaudita violenza, ma sulle pendici di Col Berretta, di Col Caprile, di Monte Asolone, in Valle Calcino, non hanno successo.
      Le posizioni di Agenzia Zuliani in regione Capo Si-le perduta, riconquistata dai nostri e riattaccata dal nemico resta in nostre mani.
      L'11 il Capo di Stato Maggiore della Marina comunica :
      Nella notte dal 9 al 10 il naviglio sottile italiano, aprendosi il varco attraverso varie ostruzioni sopracquee e subacquee, entrava nel porto di Trieste e lanciava contro due navi, tipo "Monarch", quattri siluri, iI — 268 —


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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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