La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
quali esplosero tutti. Una delle navi, la "Wien", colò a picco in sette minuti.
Quantunque fatte segno a lancio di siluri ed intenso fuoco del nemico le nostre unità rientrarono incolumi alle loro basi.
Il 14 fra il Brenta e Piave dopo concentrato fuoco di artiglieria gli austro-tedeschi attaccano le nostre posizioni in regione Col Caprile - Col della Berretta, ma i nostri resistono. Il nemico investe anche le nostre posizioni del saliente di Monte Salarolo. Lancia dense masse contro il Col dell'Orso e la testata di Val Calcino. Le posizioni sono mantenute per la splendida resistenza dei nostri e per la mirabile cooperazione delle batterie nostre e francesi. Il 15 la battaglia continua e l'avversario riesce a l'aggiungere Col Caprile. Il 16, il 17, il 18 gli attacchi si rinnovano con alterne vicende, ma i successi nemici sono di lieve importanza e le sue perdite enormi.
Il 21 in regione Monte Asolone le nostre truppe ripigliano al nemico buona parte dei vantaggi conseguiti il 18.
Il 24 l'avversario in un attacco a fondo concentrando specialmente l'azioue sul tratto Buso - Monte di Val Bella (settore orientale dell'altipiano di Asiago) supera le nostre linee; ma i nostri lo arrestano contro le posizioni retrostanti.
Sul Piave Vecchio a sud di Gradenigo i bersaglieri ricacciano sulla sinistra del fiume forti nuclei tedeschi che passati sulla destra, tentavano disperatamente di mantenervisi. Il 26 la lotta si svolge con alterni risultati fra Col del Rosso e la Val Frenzela. Tra queste alternative si giunge al 31, giorno in cui sul settore di Monte Tomba le truppe francesi assaltano e conquistano le posizioni nemiche tra Osteria di Monfenera e Naranzine.
GENNAIO 1918
A Zensou sul Piave il primo gennaio il nemico è obbligato ad abbandonare la testa di ponte e ripassare sulla sinistra del fiume.
Sino verso la metà del mese causa l'imperversare del mal tempo le azioni in generale si limitano a scontri di poca importanza e a duelli d'artiglieria. Il 15 però i nostri ottengono successi ad est di Capo Sile, a nord di Castellazzo, alla testata della Val Cesilla, a Monte
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