La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
MAGGIONella notte del 10 maggio in Vallarsa nostri reparti di fanteria e d'assalto tolgono al nemico l'aspra e ben munita cima del Monte Corno. Nei giorni susseguenti in tre diverse riprese il nemico con vivi attacchi tenta di riprendere la posizione, ma è sempre respinto. Vengono pure respinti altri tentativi il 19 sul Montello e nella regione dell'Adamello, mentre a nord del Monte Grappa i nostri "arditi" irrompendo sul costone di Casa Tasson infliggono gravi perdite all'avversario.
Il 20 conquistano un tratto di trincea a Capo Sile. Il 21, il 22 e il 23 ampliano la posizione e respingono altri nuovi assalti avversari.
Mentre gli aviatori continuano nelle loro miracolose e fruttuosissime gesta lo Stato Maggiore della Marina comunica in data 14:
Nelle prime ore del 14 maggio, Pellegrini Mario, da Vignola (Modena), capitano di corvetta, Milani Antonio da Lodi, secondo capo torpediniere silurista, Angelini Francesco da Siracusa, marinaio scelto, Corrias Giuseppe da Cagliari, fuochista scelto, con rara audacia, con ammirevole sacrificio individuale e somma perizia militare e marinaresca, eludendo l'attiva vigilanza di vedette e di proiettori, penetravano nel minutissimo porto militare di Pola e siluravano ripetutamente una grande corazzata nemica del tipo "Viribus Unitis". Successivamente nostre squadriglie di idrovolanti, al loro giungere all'alba sid cielo di Pola, vi trovavano già in quota apparecchi da caccia nemici. Due ne abbattevano ed uno costringevano a scendere rientrando ; incolumi alla loro base.
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