La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      ribile della loro vita e marciatiti senza meta, senza saper dove andavano, dove avrebbero potuto ricoverarsi, come avrebbero fatto a sfamarsi.
      Andavano dietro ai soldati ; molti dai soldati sospinti in avanti. I camion* militari, i pezzi d'artiglieria, le ambulanze, tutti i generi possibili ed immaginabili di trasporto si mescolavano, s'incalzavano, si confondevano in una baraonda tragica e fantastica. Quanti fanciulli perdettero nella confusione della rotta i loro genitori, quante madri non si trovarono più accanto le loro creature ; quante famiglie si sbandarono, per non ricongiungersi che dopo una lunga, angosciosa, atroce via crucis.
      * * *
      Nella relazione d'inchiesta sulle ragioni del disastro fatta per incarico del governo, di cui diremo dopo, stralciamo questi passi riguardanti le tragiche giornate della rotta :
      Fin dalle prime fasi della battaglia, dopo lo sfondamento iniziale ottenuto dal nemico, mentre ancora perdura la lotta, sulle prime linee, nuclei di fuggiaschi giungono nelle retrovie portandovi la notizia dell'irruzione nemica che in taluni (come a Caporetto) appare di inverosimile se non di miracolosa rapidità.
      I loro racconti destano più sorpresa che panico. Da principio, mediante l'opera di ufficiali energici, i fuggiaschi vengono in qualche punto raccolti ed inquadrati; ma l'afflusso di nuovi sbandati di lavoratori borghesi che ripiegano spaventati, il sopraggiungere di artiglieri spesso coi propri ufficiali alla testa, che affermano in modo preciso di avere dovuto abbandonare 16 batterie perchè il nemico, sfondate le linee era giunto sui pezzi, danno la nozione della gravità della situazione.
      Le interruzioni dei telefoni, il silenzio dei comandi e dei posti di collegamento, impediscono di chiedere ordini, di formarsi un'adeguata idea degli avvenimenti. Colonne di salmerie, autocarri e veicoli, avviate faticosamente innanzi verso le linee, sono arrestate dalla notizia che il nemico avanza rapidamente e retrocedono; si diffonde per le retrovie la sensazione della imminenza del pericolo e la preoccupazione di mettersi in salvo diventa predominante. Taluni non attendono ordini; taluno anche troppo spesso dimentica di darne.
      Ondate di fuggiaschi provenienti dalle prime linee
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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Caporetto