La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
questo punto della nostra storia, le conclusioni dell'inchiesta ufficiale.
La Commissione che compi il gravissimo lavoro fu composta del generale d'esercito Carlo Caneva, Presidente, del generale Ottavio Ragni (morto il 21 maggio 191!) e non sostituito), del vice-ammiraglio Alberto De Orestis di Castellinovi» (in sostituzione del vice-ammiraglio Napoleone Canevaro dimessosi per ragioni di salute nel maggio 1918), dell'avvocato generale militare tenente generale Donato Antonio Tommasi, del-l'on. sen. prof. Paolo Emilio Bensa, dell'oli, deputato prof. Alessandro Stoppato e dell'on. deputato avv. Orazio Raimondo.
Tenuta il 23 giugno 1919 la sua ultima seduta, la Commissione ha presentato al Governo il 24 luglio le sue conclusioni adottate ad unanimità.
La Relazione, nella quale la Commissione ha riassunto il risultato delle laboriose indagini compiute attraverso l'escussione di ben 1012 deposizioni verbali e l'esame di numerosi documenti costituenti un complesso di 130 fascicoli di circa 1500 pagine ciascuno, consta di tre volumi la cui redazione fu affidata al colonnello Fulvio Zugaro, segretario generale, coadiuvato dal maggiore Efisio Marras.
Riassumendola essa può essere ristretta a tre punti :
l.o Quale appare la figura saliente degli avvenimenti ;
2,o Quali ne furono le cause essenziali, distinguendo le provenienti da forza maggiore dalle imputabili ad enti e persone;
3.o Quali sono le più gravi responsabilità personali dalla Commissione accertate.
La Commissione ha affermato che gli avvenimenti dell'ottobre-novembre 1917, i quali condussero l'esercito italiauo a ripiegare da oltre Isonzo fin dietro, il Piave, presentarono i caratteri di una sconfitta militare; e le cause determ'nanti di natura militare, sia tecnica che morale, predominarono sicuramente su quegli altri fattori estranei alla milizia, dalla cui in fluenza taluno aveva voluto dedurre che gli avvenimenti fossero da attribuirsi prevalentemente a cagio ni politiche.
Fra le cause da considerarsi di forza maggiore e di cui la presenza e l'influenza, ormai sicuramente accer-
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