La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      aggravato la ripercussione dei criteri di governo del generale Cadorna, e d'avere, con eccessivo sfruttamento delle energie fisiche e morali, come con prodigalità di sangue sproporzionata ai risultati, contribuito a determinare la depressione di spirito nella truppa; di non aver a tempo opportuno valutata la minaccia incombente sull'estrema ala sinistra della seconda armata ; di non avere con vera disciplina d'intelligenza assecondato il concetto difensivo del Comando supremo, particolarmente nei riguardi dello schieramento d'artiglieria e nelle disposizioni per la contropreparazione di fuoco.
      Al generale Porro, sotto-capo di stato maggiore sono attribuite queste responsabilità:
      di non aver esplicate le proprie funzioni nel senso di moderare l'esagerata eliminazione di ufficiali, di non aver indagati e rappresentati i fattori depressivi dello sp'rito della truppa, mancando così al dovere di fornire al capo di stato maggiore il contributo necessario per provocarne provvedimenti atti ad impedire la degenerazione delle funzioni gerarchiche, a correggere il governo della truppa e a mantenere la coesione organica ; di non aver adeguatamente interpretata la situazione generale-politico-militare, che era suo compito rappresentare al capo di stato maggiore sulla base degli elementi fornitigli dagli organi dipendenti, e di non aver indirizzato in modo conforme alle esigenze del momento, ed al progresso di altri eserciti l'impiego dei mezzi aerei pel collegamento delle truppe.
      In sott'ordine poi la Commissione esamina le responsabilità di altri comandanti come il generale Montuori il quale per un eccesso di fiducia sulla resistenza delle truppe, avrebbe indugiando troppo contribuito alla perdita di alcune unità sul Tagliamento e nelle prealpi (•arniche; il generale Bongiovanni che avrebbe dato prova di mancanza d'intuito e d'iniziativa nel momento più pericoloso per noi: il generale Cavaciocchi che avrebbe potuto trattenere il rapidissimo progresso germanico pel fondo di valle Isonzo se avesse tenuto un più intenso contatto col settimo corpo d'armata.
      L'inchiesta mette in rilievo anche gli eccessi di certi generali compreso il generale Capello i quali hanno autorizzato e comandato numerose fucilazioni di soldati, ingiuste, inumane, esecuzioni sommarie atroci non necessarie e disastrose negli effetti; hanno mantenuto la
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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