La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Gioii [li pronunciti a Cuneo il noto e non dimentioa-bile discorso di condanna alla guerra.
      A Torino, dove quattro agenti provocatori del Soviet russo avevano tenuto conferenze sulla rivoluzione bolscevica, insegnando sotto quell'abile forma i metodi nuovi della "guerra in città"', scoppia una ribellione.
      E si assicura che gli operai arrestati a Torino, venissero poi concentrati proprio nella zona di Capo-retto !
      Da queste ragioni come da quelle esposte dalla Commissione d'inchiesta si vede chiaramente come un complesso eccezionale, intricato, di influite circostanze e di innumerevoli cause che non potranno mai essere sufficientemente valiate procurò all'Italia la dolorosa pagina di Caporetto. Gl'italiani diedero però un'eccessiva importanza a questa pagina, sopratutto se si considera come da essa sia cominciata la vera rigenerazione del nostro Paese, come da essa sia nata quella concordia che non era mai esistita prima, fra i diversi partiti, come da essa abbia preso le ali quella grandiosa vittoria tutta italiana che doveva condurre alla fine della guerra ed al trionfo degli Alleati.
      Gl'inglesi e i francesi avevano avuto più d'una pagina simile a Caporetto, ma nessuno nè in Inghilterra nè in Francia si sognò mai di fare intorno a quegli e-pisodi, gravissimi sin che si vuole ma comuni a tutte le guerre e a tutti i popoli, quell'enorme chiassoso e perciò doppiamente dannoso processo morale che se n'è fatto in Italia.
      Il disfattismo in quel 1917 imperversava non solo in casa nostra, ma dapertutto. Gl'Imperi Centrali vedevano avvicinarsi con paura la minaccia americana ed ecco in Austria, Carlo I, suo cognato Sisto, Czerninn, e in Germania Erzberger affannarsi in cerca d'una possibile pace. L'Intesa che aveva visto sparire la Russia temeva che i soccorsi degli tetati Uniti giungessero troppo tardi ed era atterrita dal flagello dei sottomarini. E in Francia si ebbe l'ammutinamento delle truppe; la^ volontà del generale Mvelle s'infranse in una sciagurata offensiva ; Caìllaux meditò seriamente di rovesciare il governo. La Russia perduta, la Roma-
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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