La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
VI.
I mesi della resistenza — I luoghi dove s'infranse la furia dell'invasore — Le giornate di Tondarecar e Bardenecche — I colpi di maglio contro i salienti del Grappa — Monte Asolone e Capo Sile — La riconquista di Monte Valbella — La cima di Monte Como — Il canalone Battisti.
Basterebbe una sola delle battaglie combattute dai nostri nei mesi di novembre e dicembre del 1917 per riscattare cento Caporetto. La resistenza italiana fra la regione d'Asiago e la foce del Fiave finì per aver ragio ne dell'immane sforzo austro-tedesco, sforzo tentato con mezzi di gran lunga superiore ai nostri.
Le epiche azioni di quei giorni furono riassunte così dai critici militari:
Il 10 novembre le divisioni di Conrad minacciarono
11 territorio di riva destra del Brenta, iniziando il primo grande attacco al settore delle Melette.
Era un altro tentativo di ripetere sul Brenta la manovra avvolgente l'ala destra che aveva potuto sviluppare sull'Alto Tagliamento e sull'Alto Piave. Se fosse riuscito a sfondare il fronte dell'Altipiano in quel punto, scendendo per Val Frenzela ed infilando la grande strada di Bassano, l'avversario avrebbe minacciato di aggiramento la quarta e la terza armata ed impedito alle forze italiane di creare un fronte nella regione del Grappa e sulla sponda destra del Piave.
L'intensa lunga accanita azione contro le Melette cominciò con un attacco in direzione da ovest ad est pronunziato prima contro i posti avanzati di Gallio e di monte Ferragh, poi nel pomeriggio e nella notte dell'undici, contro l'intera linea che da Gallio risaliva a Monte Longara ed al Monte Melette. La bravura della brigata Regina e del battaglione alpino Verona non concesse al nemico che pochi insignificanti successi.
Un quarto «attacco sferrato dal nemico la notte del
12 novembre costrinse i nostri ad abbandonare il monte Longara e allora l'avversario, nel pomeriggio del giorno dopo, si gettò contro il monte Sisemol, col proposito di tagliare fuori tutte le posizioni settentrionali del settore, infilando la valle dei Ronchi. Fallito l'assalto, lo ritentò la notte del 13 estendendolo a tut-
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