La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Il colpo di maglio non aveva consentito all'avversario di intaccare il sistema principale della nostra resistenza. Il comando nemico comprese che non conveniva rinnovarlo subito. Ma, secondo il noto sistema dei colpi a settori alternati, sistema particolarmente indicato dalla situazione rispettiva dei due settori a cavallo del Brenta, il maglio non tardò a rimettersi in funzione sull'opposta riva del fiume, sul margine orientale dell'altipiano.
      Il maresciallo Conrad aveva formidabilmente accresciuto lo schieramento delle artiglierie; aveva sostituito con forze fresche i reparti duramente provati nel tentativo precedente. Dopo tre o quattro giorni di assaggi, eseguiti da grosse pattuglie e da reparti d'assalto, dopo una preparazione di fuoco straordinaria, il maresciallo rinnovò il suo sforzo contro il grande saliente di monte Fior e Castelgomberto.
      L'azione ebbe tre giornate. Nella prima, che fu il quattro dicembre, mentre riuscimmo a respingere l'attacco contro la già sperimentata linea Sisemol-Melet-ta di Gallio, il sistema difensivo rivelò un punto debole tra il monte Tondarecar e il Badenecche; e questa fu la breccia da cui s'infiltrò il nemico per prendere alle spalle monte Fior e Castelgomberto e far crollare tutta l'organizzazione del saliente.
      Nella seconda giornata l'avversario, nonostante la difesa accanita dei nostri, lavorò a demolire il sistema, tagliando fuori il vertice del saliente coi suoi difensori e avanzando a tergo della linea Sisemol-Melet-ta di Gallio.
      Il 6 dicembre, ultima giornata dell'azione, le truppe di Conrad, che già il giorno prima avevano tentato di sfruttare la situazione per forzare lo sbarramento di fondo Val Brenta, cercarono di ampliare il loro successo infilando la Val Frènzela che scende a Valstagna ed occupando le posizioni a sud di Gallio. I contrattacchi animosamente reiterati dai nostri, di cui il grosso aveva già ripiegato sopra una linea arretrata, valsero a fare di monte Sisemol la posizione più avanzata raggiunta dall'avversario in quell'azione.
      Le forze di Conrad, operanti sul margine orientale dell'altipiano, erano dunque riuscite ad avanzare, portandosi allo stesso livello ed anche più a sud delle truppe di Krauss e di von Below, operanti tra Brenta e Piave.
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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