La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
I fatti salienti della resistenza opposta da reparti della IV Armata, che col loro fuoco copersero il terreno di cadaveri nemici e coi loro contrattacchi sloggiarono più volte l'avversario, furono la ripresa di gran parte delle trincee su monte Asolone, perdute il 18 dicembre, e la difesa ad oltranza dell'imprendibile Sola-rolo, acuto saliente piantato come una lama nello spiegamento avversario.
Per la quinta volta l'attività nemica si trasportò al- i lora sull'opposta riva del Brenta. E si trasportò senza nemmeno un giorno di sosta : in rispondenza al proposito di massima sollecitudine nelle operazioni, sia per approfittare del tempo favorevole, sia per non dare modo ai nostri di perfezionare le nostre sistemazioni. Il generale Schenclienstuel, comandante del sottosettore, diresse rapidamente e con grande violenza i suoi sforzi contro il saliente compreso tra il monte Val Bella, il Buso e il margine occidentale della Val Frènzela.
Preparata la sera del 22 dicembre da un'intensa concentrazione di fuoco, l'az'one si svolse in tre giorni e riuscì ad intaccare il saliente. I contrattacchi sferrati da nostri reparti contro il Val Bella e Col del Bosso non evitarono la perdita delle posizioni. Il vgore controffensivo degi italiani valse però ad evitare che il successo locale degli austriaci si estendesse, particolarmente tra Col del Bosso e la Val Frènzela, dove i nemici fecero più puntate nell'intento di scuotere la difesa occidentale di Valstagna.
Dopo questa azione, terminata la sera di Natale, il diario della lotta non registra che l'ardita riconquista da parte dei francesi delle posizioni dominanti di monte Tomba e del costone di Monfenera, e la ritirata del piccolo presidio stabilito dal nemico nell'ansa di Zen-sou, sulla riva destra del Piave, al quale presidio il lavoro dell'artiglieria nostra e la pressione crescente delle fanterie avevano resa insostenibile la posizione. Questo, oltre alla lotta svoltasi sul basso Piave, dove i il nemico lia inoltipicato i tentativi di passare il fiume e dove la nostra strenua difesa annullò l'occupazione di riva destra, questo è il quadro sintetico delle vicende sul nostro fronte dopo lo schieramento sul Piave.
Lo sforzo offensivo degli austro-tedeschi si era essenzialmente esplicato coll'eseguir colpi di maglio reiterati contro i settori a cavallo del Brenta.coLL'obiettivo di
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