La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
nota furono le azioni del monte Asolone e a Capo Sile del"14 gennaio.
A mezzogiorno, le truppe italiane avevano avuto l'ordine di procurare un migliore assestamento delle linee di difesa, attaccando gli austro-tedeschi nel tratto da Casara Celotti, sopra Osteria "il Lepre", fino a Cason delle Fratte, verso Val Cesilla. Le truppe u-scirono sulla neve gelata dopo un breve bombardamento. L'azione si svolse rapida, impetuosa. I nostri reparti assalirono i presidi austriaci, che furono fierissimi, tenacissimi nella difesa. Vespai di mitragliatrici si rivelarono tra le ondate pieghe dell'Asolone ; ma l'impeto italiano vinse e travolse molte delle difese nemiche, superò i reticolati, le trincee scavate nella pietra e nella terra, avanzò fino al nodo centrale del monte.
I prigionieri raccontarono che gli attacchi italiani dei giorni 13 e 14 nella regione del Monte Asolone dilaniarono le file delle loro truppe. La prova di queste perdite raccapriccianti l'hanno trovata i nostri reparti che nel pomeriggio del giorno successivo, sotto l'arco delle nostre artiglierie, entro la bassa ed umida cortina di nebbia, mascherati con camici bianchi, avevano fatto la prima irruzione nelle linee nemiche fino al di là della vetta dell'Asolone. Le trincee e i camminamenti erano talmente ingombri di morti austriaci accatastati che i soldati nostri furono costretti ad abbandonare i camminamenti ed a procedere allo scoperto. Lo slancio dei fanti italiani fu impetuoso e non si allentò dinanzi alla valorosa resistenza degli austriaci, la travolse, rigettò le linee al di là.
Nell'azione svoltasi ad est di Capo Sile, azione di sorpresa eseguita con ammirevole slancio, i nostri ampliarono la testa di ponte, strappando alcune trincee al nemico, respingendo poi sangiiinosamente i suoi ripetuti contrattacchi. Concorsero efficacemente le artiglierie della Marina postate e natanti nella regione. Alle ore 5 del mattino del 14 le batterie della Marina di piccolo e medio calibro iniziarono il bombardamento delle linee e delle retrovie nemiche : quelle di piccolo calibro battevano i camminamenti e gli appostamenti che fronteggiavano l'Agenzia Zuliani, mentre quelle di medio calibro battevano le strade per cui il nemico faceva affluire i rincalzi. Contemporaneamente anche le artiglierie della Marina sulla linea Cavazuccherina-Cortellazzo effettuavano tiri per distogliere l'attenzio-
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