La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      ne del nemico e per ostacolarne ogni movimento in tutto il settore.
      Dopo due ore di cannoneggiamento le fanterie uscivano all'animoso e fortunato attacco, e le artiglierie allungavano il tiro intensificando il bombardamento di interdizione sulle vie retrostanti di accesso alle località che le nostre fanterie venivano successivamente occupando.
      Lo stesso 14 gennaio un proiettile austriaco colpiva in pieno la colossale statua in bronzo aella Vergine del monte Grappa, eretta dalle associazioni cattoliche il 4 agosto 1901 e inaugurata dall'allora patriarca di Venezia, cardinale Sarto che divenne poi papa Pio X.
      I soldati italiani raccolsero con amorevole cura i frantumi tenendoli a disposizione dell'autorità ecclesiastica, affinchè "a suo tempo, dissero, il bel monumento possa degnamente risorgere su quell'insuperabile baluardo della Patria minacciata, santificato da tanto sacrificio e da tanto eroismo".
      Epiche poi furono le azioni iniziate il 27 e completate il 28 che portarono i nostri alla riconquista di Monte Valbella, di Col del Eosso di Cima Echele e del Monte Cornone, riconquista che migliorò assai le nostre posizioni sull'altipiano fra Asiago e la Val Brenta assicurandoci una più salda difesa della Valle Frèn-zela.
      L'artiglieria contro le posizioni nemiche cominciò il suo bombardamento alle 0,30 del mattino.
      Centinaia di batterie di tutti i calibri battevano la zona occupata dal nemico, tenevano sotto il fuoco le linee alla testata della Val Frenzela, i monti e i passi al di qua delle Portecche conquistate a Natale dagli austriaci. Poca nebbia saliva dalle valli. Cielo nitido; freddo asciutto e pungente; terreno abbastanza buono, pochissima neve.
      II bombardamento iniziatosi dapprima contro le posizioni della zona delle Portecche e di Val Frenzela si irradiò quasi subito a ventaglio, avvolse nel suo fuoco gli accessi della testata di Val Frenzela e di Valle Eonchi, i nodi stradali di Gallio e di Asiago. Nello stesso tempo cannoni a lunga gittata battevano gli accessi al piasoro di Asiago, della strada che fiancheggia la Val di Nos, la Valle di Campomulo e la Val Galmarara e mandavano proiettili a tempestare anche Portule e la Val d'Assa, covo di artiglierie
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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