La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
nemiche. In tal modo l'azione dell'artiglieria tendeva ad immobilizzare gli austriaci nelle prime linee, interrompere i rifornimenti o tentativi di soccorso dalle retrovie, a turbare le batterie avversarie. Il fuoco venne concentrato succesivamente a zone, spostandosi e alternandosi sui vari obiettivi in modo da impedire al nemico di calcolare il punto di attacco; gli artiglieri italiani furono ben coadiuvati da alcune batterie alleate.
Dopo tre ore di bombardamento,alle 9.30 venne dato alle fanterie l'ordine di uscire all'attacco. Dinnanzi, a poche diecine di metri, si trovavano le trincee austriache solidamente organizzate, come sapevano fare i nemici, e sbarrate da complicati grovigli di reticolati. Lì il terreno è una convulsione di groppe tondeggianti, di cime affilate che si elevano di poco sulla altitudine media fra i 1100 e 1400 metri.
I nostri battaglioni d'assalto uscirono dalle linee e si lanciarono contro le trincee nemiche con impeto travolgente. In alcuni punti i varchi aperti nei reticolati dalle artiglierie non furono sufficienti a lasciar passare questi arditi : dovettero strappare il filo spinato con le mani, facendo leva con le baionette. Scavalcarono le trincee sconnesse dai tiri, scagliando intorno le bombe a mano. L'irruzione dei battaglioni d'assalto sorprese gli austriaci che si aspettavano un bombardamento assai più lungo. I primi prigionieri raccontarono che il Comando aveva dato ordine di resistere pazientemente nei ricoveri al bombardamento italiano, che aveva tutti i caratteri di dover dui-are a lungo.
La resistenza, aspra e tenace, fu vinta dall'ardore dei nostri: stavano di contro ad essi, in questo settore, esclusivamente truppe austriache, reparti di quattro divisioni, la lOO.a Landsturm, la O.a e 21.a "Schut-zen" e battaglioni di altra divisione mandati poi di rincalzo dalla zona di Primolano.
Immediatamente dietro i nostri battaglioni d'assalto si lanciarono i fanti di una brigata gloriosa e i bersaglieri di una brigata, da quattro mesi in continua lotta, e un reggimento di bersaglieri.
Gli austriaci vennero travolti da- questa irresistibile valanga. L'avanzata dei 'fanti, dei bersaglieri e di qualche elemento alpino fu sanguinosa e rapidissima : i corpo a corpo continui. Portentosi e fulminei appar-
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Comando Landsturm Primolano
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