La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      vero i fanti della brigata gloriosa : essi saltarono nelle trincee con le bombe alla mano e la baionetta fra i denti.
      A mezzogiorno un'importante posizione fu conquistata ; subito dopo cadde la difesa austriaca di un'altra cima. Interi reparti austriaci vennero fatti prigionieri, catturate mitragliatrici, lanciabombe, munizioni.
      Intanto che si svolgevano queste vittoriose operazioni alcuni reparti di Alpini di difesa del fondo della Val del Brenta tenevano impegnato il nemico impedendogli di sottrarre forze per opporle all'attacco principale.
      Per quest'azione dimostrativa gli alpini scirono assai prima dell'alba, ancora al lume della luna, si 'ner-picarono su per le scogliere di Sasso Bosso e di San Francesco. Era una scalata vertiginosa fra rocce e burroni, ma gli alpini del battaglione Stelvio e del battaglione Val d'Adige vi salirono rapidamente, portando le mitragliatrici sulle spalle, e i primi prigionieri della battaglia furono sedici vedette austriache che essi catturarono nell'assalto alla Croce di San Francesco. La loro azione sulla destra della nostra linea di combattimento doveva trattenere, richiamare le truppe austriache su quelle linee, mentre l'attacco si sarebbe svolto contro il Monte Valbella, il Col del Rosso e il Monte Echele. Ma gli alpini, una volta impegnati nell'azione, dopo di aver conquistata, perduta e riconquistata la posizione della Croce di San Francesco, passarono avanti, vinsero la feroce resistenza austriaca, puntarono su Cima Cornone (1048 metri) e l'occuparono, puntarono su Sasso Rosso e vi conquistarono la quota 1109, restandovi e rafforzandosi.
      Appena sfondate le prime linee nemiche di Col del Rosso e di Cima Echele, i nostri battaglioni d'assalto si irradiarono alla caccia degli austriaci nei camminamenti e nelle caverne, passando fra i corpi dei moltissimi uccisi dalle nostre artiglierie. La caccia fu lunga, ostinatissima ; episodi di guerriglia si innestarono nella grande linea del combattimento. Un ufficiale superiore del 151.0 reggimento (brigata Sassari), arditissimo, cadde al Col del Rosso nei primi momenti al suo posto d'onore, dinanzi ai suoi soldati. Un altro comandante, vibrante di audacia, fu colpito a
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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