La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
apparecchi nemici il maggiore Baracca tiene il primo posto perchè al 31 gennaio del 191S egli contava 30 vittime. Seguivano il colonnello riccio con 17, il capitano Ruffo con lfi, i tenenti Razza e Baracchini con 13, i tenenti Scaroni ed Oliva ri con 12, i tenenti Masiero e Parvis con S, il tenente Ancillotto con 7, il tenente Olivi e i sergenti Poli, Miceli, Stoppani, Imo-lesi, Cerniti e Reali con G, i tenenti Novelli, Sabelli, Lombardi, il caporale Costantini ed il soldato Panerò con 5.
E qui termina l'elenco dei valorosi "assi" ma quanti altri aviatori si coprirono di gloria ; quante gesta meno fortunate, ma del pari eroiche si svolsero per merito di tanti altri su quel cielo che essi dominarono. Fra queste gesta sfortunate, particolarmente dolorosa fu quella che costò la vita al capitano Oreste Salomone nella notte del 2 febbraio 1918.
Fu al ritorno d'un volo notturno che l'eroe di Lubiana, i lettori lo ricorderanno, trovò la morte. Faceva parte di uno stormo di Caproni che nella prima luce stellare andavano a bombardare gli obiettivi militari nella zona di Levico e di Caklonazzo. Compiuta l'azione piena di pericoli, i Caproni presero la via del ritorno. Alle 10.15 tutti gli apparecchi della spedizione avevano già preso terra in uno dei campi della pianura veneta.
Uno solo mancava, ma si sentiva il suo fragore nell'aria. Era quello pilotato da Salomone, che aveva come secondo pilota il sergente Antonio Porta di Como e a bordo il sergente mitragliere Silvio Piove-san di Cornuda. Dal basso i compagni sentirono il Caproni girare, poi di colpo il fragore dei motori cessò; si udì uno schianto, un urto, un rotolare pesante e degli urli.
Era •avvenuta una catastrofe. Imbarazzata la sua manovra da un incidente sconosciuto, Salomone tentò l'atterramento dove si trovava ; sorvolò un passaggio a livello, ma un'ala del velivolo urtò contro una casa che l'oscurità della notte mascherava.
Furono raccolti fra i rottami il maggiore Salomone, il tenente D'Ayala sanguinanti e svenuti, poco discosto il sergente pilota Porta, anch'esso svenuto e sanguinante. Il mitragliere Piovesan invece cadde in piedi, miracolosamente salvo. Salomone non potè sopravvivere alle gravi ferite.
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