La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      li giorno 31 Dicembre nel settore di Chiesanuova e precisamente in corrispondenza di C. Boaria da Pian (fra Piave Nuova e Piave Vecchia, poco lungi da S. Donà) dalle opposte linee austriache sono state gridate all'indirizzo dei nostri soldati le seguenti frasi ingiuriose e volgari: —Porci italiani! Avere____vostre donne! Avere____ vostre sorelle!.... Buffia-
      ni !" Porto ciò a conoscenza delle mie truppe, perchè ciascuno sappia con quali vanti infami il nemico osa offendere. L'onta che il nemico reca alle donne dei nostri fratelli di là del Piave, dovrà essere spietatamente vendicata ! Ogni soldato italiano, di qualunque regione esso sia, deve sentirsi da quegli atroci insulti, offeso nei sentimenti di uomo e di cittadino in tutto ciò che di più caro e di più sacro abbiamo al mondo: le nostre spose, le nostre figlie, le nostre sorelle. Il nostro odio verso nemici siffatti non può e non deve a-ver limiti. Noi dobbiamo sterminarli con tutti i mezzi, finché non avremo liberato dalla loro immonda presenza tutte le nostre terre e dalla loro contaminazione le nostre donne.
      Chi di fronte a tali offese non sente l'animo suo ribollire di odio e di vendetta, non ha cuore di uomo, non è degno di vestire la divisa di Soldato!
      .
      A Feltre è successo, fra i tanti, questo fatto:
      Una giovane donna, sposa da appena un mese, traversava col marito la strada verso Fara di Feltre. La sua floridezza colpi' quattro soldati che venivano da Feltre. Senza por tempo di mezzo, se ne impossessarono dopo aver legato il marito ad un albero con le cinghie dei loro pantaloni. Lo sposo urlava e voleva liberarsi dai legami. Allora i soldati a colpi di calcio di fucile sulla testa lo stordirono facendogli perdere molto sangue e riducendolo quasi in fin di vita. Poi portarono la donna in una cunetta e la violentarono sorvegliando a turno la strada e ricacciando indietro qualche raro passante.
      Questo fatto indignò per la sua efferatezza la gente di Feltre e dei paesi vicini che cercarono di mettere in mezzo qualche sacerdote per ottenere una esemplare punizione dalle autorità militari. Ma il Comando visto che i reclami si facevano insistenti, rispose seccato agli intermediari testualmente — "che se le popolazioni della conca di Feltre non volessero essere
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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