La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
porta ; "Vi sono questi «ignori eliti vogliono divertirsi!" E non v'era rimedio. La famiglia scendeva in cucina dove vi erano già insediati alcuni soldati coi fiaschi di vino e fisarmoniche. Se mancava il fuoco, si sfasciava una panca o una scansia; se mancava il lardo o la salsiccia vi erano le busse, le minacce fino a tanto che da qualche nascondiglio non usciva un po' di cibo. E poi si ballava. Un soldato suonava gli altri prendevano a forza tra le braccia le giovani e incominciavano a girare e a bere. Spesso i balli finivano in zuffe. Tutto ciò acuiva il rimpianto per la perduta tranquillità e il desiderio della liberazione.
Alle percosse, alle prepotenze, le donne e i fanciulli risposero spesso col grido di "Viva l'Italia!"
In questi casi le disgraziate donne, comprese di terrore all'avvicinarsi di quei mostri si nascondevano, si barricavano nei più oscuri ripostigli, ma spesso l'oltraggio veniva tentato e consumato lo stesso. Un ufficiale dei nostri sfuggito alla prigionia raccontò di aver preso un giorno per il petto e sbattuto fuori dall'uscio a S. Michele di Piave un soldato germanico, che sotto gli occhi della madre, cercava di indurre alle sue voglie una mite riluttante giovinetta. Un soldato, sfuggito anch'egli alla prigionia, raccontò alla sua volta d'aver visto un giorno sulla strada, nei pressi di Polvenigo, il cadavere di una ragazza, che per sottrarsi alla violenza di due ufficiali germanici, s'era gettata dalla finestra.
Molte e gravi condanne furono pronunciate contro i negozianti e i proprietari colpevoli di occultazione di generi alimentari.
Il vecchio e stimato pizzicagnolo e droghiere De Marchi, che aveva un avviato negozio in Borgo Piave, sulla strada di Castion e Limana, e il noto pizzicagnolo e droghiere Luzzatto, che aveva un esercizio altrettanto avviato in Borgo Garibaldi, non avendo denunziato che una parte dei commestibili e delle merci stipate nei rispettivi magazzini, furono condannati a morte in base ai bandi draconiani pubblicati e fucilati in Piazza Campitello, alla presenza di molte truppe e del popolo terrorizzato.
Fu trovato addosso ad un soldato austriaco fatto prigioniero il diario di un ufficiale nemico. Il diario che segnava avvenimenti dal 18 marzo al 25 luglio 1918 narrava cose interessanti che vengono tutte in
— 370 ¦—
| |
Italia S. Michele Piave Polvenigo De Marchi Borgo Piave Castion Limana Luzzatto Borgo Garibaldi Piazza Campitello
|