La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
toro con le mani legate dietro la schiena. Solo quando
10 videro boccheggiante, tagliarono la corda.
E ancora : Per dimostrare in qual modo intendesse
11 dovere di rispettare la vita degli individui anche chi, per l'ufficio esercitato, aveva più particolarmente tale obbligo, racconteremo il trattamento fatto all'Ospedale di Portogruaro ad un povero bambino infermo. Narra il tenente medico dott. Giuseppe Calearo (e la sua narrazione è confermata da una suora e da un'infermiera) : "Ho curato per due mesi un bambino profugo dal Piave, malato di vivissima malaria, di dissenteria, d'esaurimento. Poiché il bambino, per la dissenteria insudiciava le lenzuola, il chirurgo Ilg, ungherese, dell'Ospedale 1004 di Tortogruaro, fece levare le lenzuola, poi anche il materasso, e lo lasciò su una branda. Bagnata anche la branda Ilg ha ordinato che fosse steso sulla nuda tavola, appoggiata a due cavalietti. Dopo la ritirata del nemico trovai il bimbo all'Ospedale civile piagato pel decùbito. Morì ischeletrito, due o tre giorni dopo la liberazione".
Lo stesso dott. Calearo racconta di avere curato un ragazzo di Caorle di 14 anni, certo Baradèl Bonadio, ferito alla schiena da una fucilata, che aveva reciso completamente il midollo spinale.
E continua : il padre Baradèl ed anche il figlio hanno raccontato che, una notte, una banda di soldati era entrata per rubare nella casa. Rabbiosi pel poco bottino fatto, i soldati sparano sul padre, che si salva per miracolo. Coll'altra fucilata feriscono il figlio. Il dott. Calearo aggiunge : curai il ragazzo per due mesi ; lo lasciai che era tutto paralizzato e ridotto ad una piaga dal collo ai piedi. Il chirurgo Ilg, successivamente, mandò fuori dall'Ospedale il ferito, perchè i parenti non potevano pagare. Il ragazzo morì poco tempo dopo.
Neppure fu rispettato dalla cattolicissima Austria l'esercizio del culto, nemmeno i sacerdoti furono rispettati !
Il 24 ottobre tutte le case di Lison furono piantonate per parecchie ore da soldati con baionetta inna-stata, ed al parroco stesso fu impedito di assistere malati vicini a morire. A S. Stino di Livenza dall'epoca dell'invasione fino a Natale la popolazione non potè mai entrare in chiesa sotto pretesto di sicurezza militare, ed anche più tardi le funzioni sacre venivano
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