La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      migliaia di proiettili, bombarde a mano, cartucce, elmi, scudi. Tutti gi ordegni di offesa e di difesa si molti plica va no incessantemente nella produzione.
      -Ma le officine italiane provedevano pure a tutti i i iatfi-iali svariati di artiglieria e genio, dal materiale da la voi o grosso e forte per gli zappatori al materiale delie,-ito do'jìi apparecchi elettrici, telegrafici, telefonici e ottici. Provvedevano alla costruzione del naviglio si lui ante, delle mine, dei siluri; sostenevano, finalmente, tutto lo sforzo della guerra aerea,-nella «piale l'Italia aveva affermalo la sua superiorità sul nemico. La costruzione dei dirigibili a ti]») semirigido, inventalo e pei fazionato dagl'italiani, era stata intensificata in modo da poter dotare l'esercito e la flotta di questo potante mezzo d'offesa aerea, cui l'Austria non aveva potuto contrapporre nulla di simile.
      .Ma sopra tutto lo sforzo massimo era stato nella produzione degli apparecchi aerei. .Mentre, allo scoppio del'a guerra, l'industria aviatoria era quasi nulla, in aprile Ì!)1S. !C) stabilimenti lavorano per l'aviazione ed erano in grado di dare l'apparecchio completo in latte le sue parti. 1 tecnici avevano studiato e lavorato in modo da assicurare alla nostra flotta aerea apparecchi da bombardamento di potenza straordinaria,
      (piali non aveva alcun altro belligerante.
      * * *
      1/8 aprile 1918 si inaugurava a Roma, nella Sala degli Orazi e Curia zi in Campidoglio, il convegno delle nazionalità oppresse dal quale doveva nascere il nuovo stato Jugoslavo. A questo convegno presero parte delegati czeco-slovacchi, romeni, polacchi, jugoslavi, tutti rappresentanti di popoli soggetti all'Austria dalla que-la si volevano separare.
      Le deliberazioni prese a quel convegno, che fu giudicato allora oltre che un doveroso gesto cavalleresco dell'Italia che aveva conosciuto anch'essa il bastone austriaco, una inesorabile necessità, furono le seguenti:
      1 rappresentanti delle nazionalità soggette in tutto od in parte al dominio dell'Austria-Ungheria — italiani, polacchi, romeni, czechi, jugoslavi — sono convenuti nell'affermare i loro principi per la loro azione comune nel modo seguente: 1° Ciascuno di questi popoli proclama il suo diritto a costituire la propria nazionalità ed unità statale, a completarla ed a raggiungere la piena indipendenza politica ed economica;
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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