La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
malgrado il suo apparente aspetto d'uomo non molto e uergico e un po' mellifluo nel gesto e nella parola, a-veva saggiamente e intensamente lavorato a creare negli ambienti di Washington e specialmente alla Casa Bianca una diversa opinione più consonile alla verità sull'Italia, opinione che ha tanto stentato a farsi strada e che in certe classi sociali del popolo americano non ri è riuscita ancora, perchè contro di noi, purtroppo, oltre ad altre ragioni che non è qui il caso di ricercare, esiste sempre il pregiudizio di razza.
L'Italia è stata sempre mal conosciuta all'estero e special mente nelle contrade dell'America del Nòrd, ancora adesso sussistono su essa, sulle sue tradizioni, sul suo popolo parecchie leggende che neanche la guerra è riuscita a sfatare. I mezzi che il governo di Roma mise a disposizione dell'Ambasciata e delle Missioni di diverso genere che si sono succedute furono sempre irrisori e fra le rappresentanze delle altre nazioni alleate provvedute largamente di tutto e con pieni poteri per agire a vantaggio della rispettiva causa, non servirono certo a farci fare sempre buona figura. La politica non troppo equilibrata del Ministero Nazionale e il modo assolutamente misero con cui fu fatta la propaganda di guerra, creò sovente degli imbarazzi ed umiliò in più circostanze l'elemento italiano che pure si prodigava sotto tutte le forme per sostenere moralmente e materialmente il Paese. Ne fanno fede le enormi cifre sottoscritte da esso ai prestiti, le offerte alla Croce Rossa Americana ed Italiana e ad ogni specie di istituzione per la resistenza civile.
Parlando della serata alla "Metropolitan Opera House'' calza a proposito il ricordare che simili avvenimenti si sono ripetuti con frequenza e con superbi risultati non solo dal lato finanziario, ma anche dal lato artistico. I nostri artisti celebrati che formano la parte più ricercata e più apprezzata dell'eie mento teatrale degli Stati Uniti, hanno scritto una splendida pagina di patriottismo che non deve essere dimenticata.
Il "Metropolitan", alla cui direzione c'era e c'è tuttora un italiano : Giulio Gatti-Casazza, fatto rimarchevole pei tempi che correvano, fu il centro delle manifestazioni ufficiali durante la eruerra. Queste manifestazioni fatte alle Missioni degli Alleati, ai soldati, agli uomini politici, o compiute in nome e a benefìcio di questa o
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