La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
I) 1(5 l'assalitore lancia ingenti masse di fanteria all'attacco delle nostre posizione nel settore orientale dell'altipiano di Asiago, del fondo di Vai Brenta e del Monte Grappa, tentando in pių punti il passaggio a viva forza del Piave ed eseguendo forti azioni locali a scopo dimostrativo sul rimanente del fi-onte. Le nostre fanterie e quelle dei contingenti alleati sopportarono impavide il tormento del tiro di distruzione e. appoggiate dal fuoco di sbarramento delle proprie artiglierie, che giā avevano accortamente prevenuta la preparazione avversaria con tempestivo e micidiale tiro di contropreparazione, sostennero bravamente l'urto nemico nella zona avanzata di difesa. Lungo i 150 chilometri di fronte pių intensamente attaccati, le potenti colonne (li assalto nemiche, nello sbalzo iniziale occuparono soltanto alcune posizioni di prima linea in regione Monte di Valbella, nella zona dell'Asolone e alla testata del saliente del Monte Solarolo. Alquante truppe riuscirono a passare sulla destra del Piave nella zona di Nervesa e nella regione Fagarč-Musile.
Nella giornata stessa i nostri iniziarono su tutto il fronte energici contrattacchi, mediante i quali riuscirono a contenere la violentissima pressione avversaria ed a riconquistare buona parte delle posizioni temporaneamente cedute, su qualcuna delle quali, per altro, nuclei isolati, con fulgido valore avevano seguitato a mantenersi ad ogni costo. La lotta, non diminuita di violenza dalla notte, continuō accanita, ma le nostre truppe tennero saldamente il fronte sul l'altipiano di Asiago, rioccuparono completamente le primitive posizioni sull'Asolone e al saliente di Monte Solarolo e serrarono da presso le fanterie nemiche passate sulla destra del Piave.
Il numero dei prigionieri finora accertati supera i .3000, fra i quali S9 ufficiali.
La lotta alquanto calmata il 17 ripiglia violentissima sul Piave il 1S. Numerosi, formidabili attacchi nemici sono in parte arrestati e in parte respinti. Nella notte due azioni parziali sono nettamente respinte nella regione del Grappa e del Montello. I nuovi tentativi nemici di passare sulla riva destra da Sant'Andrea a Candelų furono tutti respinti. Sull'argine del fiume, fra Candelų e Fossalta, la strenua difesa dei nostri mise a dura prova l'avversario il cui
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