La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
Il maggiore assentiva sorridendo, in silenzio.
— L'ho sempre detto. Anche l'anno scorso, quando arrivammo qui dal Carso, e quando tutti temevano, quando tutti dicevano che saremmo andati all'Adige, al Mincio, al Po e che so io, io dissi: "Xo; qua è finita ! Adesso qua, se Dio vuole, c'è la III Armata, e di qui non passeranno più !" E non sono passati allora,e non sono passati questa volta, e non passeranno mai!.... Lei mi domanda perchè?.... Perchè è così! Perchè, se passassero, vorrebbe dire la morte dell'Italia; e l'Italia non può morire!.... Guardi: l'anno scorso, quando mandarono via Cadorna, non si sapeva con chi sostituirlo; e sa? — sia detto fra noi — a guardarsi intorno dei generali come quello là non se ne vedono mica molti.... Eppure si è trovato Diaz. Chi era? Chi lo conosceva?.... Non importa! Si è vinto con Diaz! e si sarebbe vinto anche con un altro; era fatale!. ... Ed abbiamo vinto da soli, lo tenga bene a mente : "da soli !" Eravamo noi soli, l'anno scorso, a fermarli sul Grappa e sul Piave; e siamo ancora noi, adesso, a ributtarli dal Montello e dal Piave: sempre noi, e noi soli!.... Tutto va bene! tutto va bene !....
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15-2Jf giugno 1918 — L'attacco austriaco si svol geva dall'Astico al mare; e, su quest'ampissimo fronte, erano indicati i seguenti settori d'irruzione: per l'il.a armata austro-ungarica, alla sinistra del grup po d'eserciti, Conrad: da Perghere a Cesuna fa sud d'Asiago) ; dal Valbella all'Echele e dal Miglio al l'ertica (a cavaliere del Brenta) ; il saliente a nord del Grappa. Per la (i.a armata austro-ungarica, co mandata dall'arciduca Giuseppe e formante l'ala destra del gruppo d'eserciti, Borovic : il saliente che il Piave forma a nord del Montello. Per la "Isonzo Ar-mee" ala sinistra del gruppo Borovic; dalle Grave di I'adadopoli a Caposile.
Il Piave che nasce dal Moute Paralba nella Alpi Gamiche a ni. 2340 sul livello del mare e che dopo un percorso di Km. 23 attraverso le Provincie di Bel luno, Treviso e Venezia si getta nell'Adriatico pel porto di Cortellazzo, è, piuttosto che un fiume, il grande alveo di un fiume, una strada aperta dalle acque, ma in gran parte abbandonata, speciamente in giugno. Una grande radura, larga in certi punti
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