La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      il ripiegamento del nemico si compiva sotto la pro-lezione di retroguardie forti per numero, per il valore delle posizioni occupate, per l'appoggio di centinaia di mitragliatrici e di numerosissime bocche da fuoco rimaste in posizione. Tali retroguardie dovevano resistere lungamente per dar tempo al grosso delle truppe di ripiegare in ordine sulla linea scelta per la ditesa arretrata, di sgombrare l'enorme massa di cannoni, di munizioni, di materiali d'ogni sorta accumulati sulle montagne. Con uno sforzo vigoroso le colonne d'attacco della 4a armata, travolsero le retro-, guardie nemiche, superarono le posizioni lungamente contese e si slanciarono innanzi, sulla conca di Feltre, per i contrafforti del Tomatico e del Roncone e per la valle intermedia di Seren.
      La Brigata Ancona della 6a armata, appoggiando a sinistra il movimento della 4a, avanzò celeremente in Val di Brenta, ed occupò Cismon sorprendendovi un intero comando di reggimento nemico e catturando 1000 uomini e 9 cannoni da 152 che sino all'ultimo si erano ciecamente accaniti a tirare su Bassano.
      A sera la 4a armata, vinte successive ostinate resistenze, teneva con l'ala sinistra il M. Roncone e spingeva pattuglie nel solco Arsiè-Arten ; il 91° fanteria (Brigata Basilicata) bloccava e catturava a Cor-lo, una intera brigata nemica.
      Al centro le Brigate Bologna e Lombardia per la Val di Seren, gli alpini dei battaglioni M. Pelmo, Exil-les e Pieve di Cadore entrarono primi in Feltre alle 5.30 fra l'entusiasmo della popolazione, scacciandone il nemico disorientato e catturando oltre 2000 prigionieri, compresa la compagnia del Genio incaricata di far saltare i ponti, che rimasero intatti. Sopraggiungevano poco dopo la Brigata Bologna e il battaglione alpini M. Pelmo. Il 1° Gruppo Squadroni del reggimento cavalleggeri di Padova che era in piano, lanciato all'inseguimento, sorpassò di notte la vetta del Grappa, e con mirabile marcia per difficili mulattiere, si lanciò in Val Seren donde sboccò la mattina del 1 novembre puntando verso Belluno, caricando e disperdendo per via un reggimento bosniaco.
      Sulla destra le Brigata Aosta e Udine gettandosi per la Val Calcino e per la Val Cinespa attraverso il contrafforte dello Spinoncia e di M. Zoe, bloccarono nelle gole di Schievenin quante forze rimanevano a
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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