La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
All'estrema destra della fronte di manovra colonne nemiche, a Mis in Val Cordevole ed a Ponte nelle Alpi, sul pianoro di Vodola, a Fortogna, e a Longarone, irruppero nella conca d'Agordo raggiungendo Cenceni-ghe dilagarono nell'alta Valle del Piave e in Val Boi-te occupando Domegge, Chiapuzza e Selva.
Avanguardie della 12.a armata che si venivano raccogliendo nella conca di Feltre cooperavano intanto colle truppe della 4.a armata a vincere la resistenza al Ponte della Serra, sconfiggevano l'occupazione nei monti a nord di Feltre.
Sulla fronte della 4.a armata aspre lotte vennero combattute e vinte il 2 ed il 3; in Valsugana, rovesciata presso Castelnuovo la resistenza nemica che tentava di sbarrare la via di Trento e di coprire la ritirata delle sue colonne da Borgo verso la Val d'Avisio, le nostre avanguardie vennero spinte innanzi. Alle ore ti del 3 il primo squadrone dei cavai leggieri di Padova entrò in Levico; alle ore 8 in l'ergine; alle 10 a Trento dove si unì alle avanguardie delle prima armata. Una colonna occupò il 2 ed il 3 la conca di Te sino.
Alla stretta di Fonzaso, l'avversario, appoggiato a salde sistemazioni in caverne, difese accanitamente il Ponte della Serra durante la giornata del 2 per coprire il deflusso delle sue truppe lungo la Val di Cismon. Fu travolto ; Fonzaso era stata occupata prima di mezzogiorno ; i suoi abitanti avevano aiutato e guidato i nostri contro le retroguardie austriache che si difendevano disperatamente; alcuni di essi uomini e donne, pagarono con la vita il patriottico ardimento.
Colonne lanciate attraverso le montagne raggiunsero alle ore 2 pan. del giorno 4 Fiera di Primiero,dove bloccarono e catturarono 10.000 prigionieri, 00 cannoni, il carreggio del XXVI Corpo d'Armata austriaco ed occupando Canale S>. Bovo.
Sugli altipiani, la O.a armata, dopo accaniti combattimenti sostenuti nelle giornate del 2 e del 3 con forti retroguardie avversarie, compiendo marce faticosissime, con dislivelli continui, raggiunse il 3 Cal-donazzo e Levico e il 4 Roncegno.
La settima armata, entrata nella lotta nel pomeriggio del 2 con una violentissima azione d'artiglieria dallo Stelvio al Garda, aveva iniziato la notte sul 3 la scalata di M. Pari, per scavalcarlo e scendere di
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