Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      Chi della grande guerra italiana ricerca le prime remote origini le trova in quel lungo dramma di tenace passione e d'indescrivibili sacrifici, che si riassume in una parola : irredentismo.
      La parola è più nuova della cosa ch'essa indica. Fu creata una quarantina d'anni addietro, quando più amara si sentiva in Italia l'umiliazione di Lissa, più ardente urgeva il desiderio di riscossa di Custoza, e nelle terre staccate dalla patria era più febbrile, sotto il peso dell'esasperata persecuzione, l'ansioso palpito della libertà.
      Ma ben più antico è quel cumulo di angoscie e di battaglie, di passione e di sacrificio, di speranze tante volte deluse e di devozione sempre inalterata, che la magica parola rievoca con una potenza di sintesi che nessun'altra parola saprebbe uguagliare.
      Questa parola, entrata ormai per sempre nella storia d'Italia, è stata usata in questo libro nel suo più largo significato. Se per irredentismo, — disse un giorno alla Camera italiana il triestino Salvatore Barzilai, — s'intende la solidarietà continua ed attiva con quei popoli che possono essere avulsi dal nesso politico dello Stato, ma non sono e non possono esserlo dalla religione delle nostre tradizioni e dei nostri affetti; se per irredentismo s'intende l'obbligo, la necessità di un appoggio costante ed attivo a coloro che si vorrebbero cancellare dai registri dello stato civile d'Europa, dai quadri della nazione italiana, allora si può bene affermare che questo programma è o dovrebbe essere il programma di tutto il paese.
      — Il -


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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