Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Non per questo cercò mai di farli rivivere, non per questo suppose mai l'Austria un sol momento, che quei diritti fossero incontestabili. La confutazione di quel volume, fondato tutto sulla base insussistente dei diritti trasfusi dai Patriarchi d'Aquileja, che si potrebbero impugnare nel loro principio, vai a dire nell'essenza e nella loro modificazione, vai a dire nel trapasso, mostrando il primo illegittimo, perchè appoggiato a carte e diplomi falsi decisamente; il secondo ingiusto, perchè appoggiato alla sola pretestata usurpazione; la confutazione, dissi, di quel volume, ove a torto e diritto sono accozzati bestialmente migliaia di passi di pubblicisti, che in oggi non contano un zero, non è nè di questo tempo, nè molto meno di questo scritto. Basti solo l'aver accennato, ch'ei poggia sul falso, e che si confuterà pienamente, e ad abbondanza, quando si propongano altri modi di pretesa, che quelli dell'armi. » Più oltre la confutazione diceva : « L'Istria è di una incalcolabile importanza per l'interesse, per la grandezza, per. la gloria della Veneta Nazione. Ricca di utili prodotti, ed atta a fruttificare maggiormente con una migliorata coltivazione, essa offre un genere necessario alla consumazione nelle sue saline, un elemento necessario alla marina ne' suoi legnami di costruzione, un sostegno al commercio ed alla navigazione ne' suoi porti comodissimi, e più ancora una copia di ottimi marinai. Quanti positivi vantaggi essa offre per questo lato, altrettanti principi di scapito e di rovina essa darebbe a travedere nel dubbio che vi si stabilisse il despota invasore.
      « Privazione di prodotti essenziali, privazione di porti, distruzion del commercio, abolizione di forza armata sul mare, diminuzione rilevantissima di forze interne, impossibilità di mantenere lontani stabilimenti, prospettiva di nuove perdite : queste sarebber le conseguenze luttuosissime, e non sarebbero ancora che una parte di quanto avrebbe in quel caso a temersi. »
      Il documento chiudeva con queste fiere parole, rivolte a tutti i veneti : •
      « Soffrirete voi che i vostri fratelli dell'Istria, che
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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