Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE ORIGINI REMOTEnumerose armate per sua difesa e per comprimere l'ambizione ed i faziosi; o che abbandonandola della sua benefica assistenza, restasse in preda all'anarchia ed ai rischi evidenti di una invasione straniera che l'asservirebbe di nuovo...
      « Egli è infinitamente importante che l'Istria, che la Dalmazia, così repentinamente, senza verun diritto o pretesto occupate da Cesare, restino congiunte agli Stati liberi d'Italia. Su questo gravissimo argomento, sul quale non fu fino ad ora concesso che di fare una semplice protesta e prendere delle assai deboli misure, e-gli è dovere di mio ufficio, Cittadino Ministro, di sottoporre ai vostri saggi riflessi alcune osservazioni le quali mentre interessano la mia patria e gli altri popoli cui è suo voto di essere unita, non lasciano di meritare per parte vostra la più matura considerazione. Il vantaggio della Nazione Francese, gli suoi oggetti di commercio, li politici stessi imperiosamente domandano la vostra attenzione. L'Istria e la Dalmazia, comprese le terre dell'Albania appartenenti ai veneziani, può contarsi ch'estendano il lungo loro littorale per oltre 170 Leghe sopra 18 circa di larghezza, ed in molti luoghi assai più ancora. La popolazione dell'Istria ammonterà ad oltre 150.000 anime, e ad altre 300.000 quella della Dalmazia e terre dell'Albania, ben capaci di sostener due terzi di più.
      « Il suolo è felice, abbonda di miniere, di pasture, di fiumi, di boschi, di grani e di oglio; la pesca delle sardelle e de' sgombri è già conosciuta; le sue genti sono armigere ed ottimi marinai. L'Istria è parimenti felice per eguali prodotti, e preziosa poi per i molteplici suoi porti, e per gli abbondanti legnami da costruzione, singolarmente stortami, i soli può dirsi dell'Italia, e de' quali veniva fornito l'arsenale di Venezia. Li suoi abitanti sono eglino pure eccellenti marinai. Possessore qualor fosse Cesare di queste due provincie, egli vedrebbe tutte di un colpo soddisfatte le mire che il suo Gabinetto ha da secoli inutilmente coltivate per condursi a figurare sui mari.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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