Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
« I tentativi ad Ostenda, quelli a Fiume, a Trieste, gli sforzi che Giuseppe II ha fatti per ottenere una pic-ciola porzione soltanto, un porto nell'Istria, offrendo in cambio ai Veneti i suoi Stati del Friuli, lo provano abbastanza. Le perdite, ch'egli soffrirà nel Belgio e nel-l'Alemagna, troverebbero un ben abbondante compenso nell'elevarsi tutto d'un colpo a grado di Potenza Marittima. L'Istria gli offrirebbe porti eccellenti e capaci delle più gran flotte, boschi preziosi per costruire de' vascelli; e dessa e la Dalmazia e l'isole adiacenti, una copia abbondante di marinai. Quindi padrone del Golfo, tutta l'Albania e le terre ottomane che bagnano l'Adriatico sino all'imboccatura del Canale di Corfù, sarebbero precarie nel loro commercio e nella loro esistenza. Ragusi diverrebbe preda necessaria della Casa d'Austria.
« Agevolate, Cornelia necessariamente non tarderebbe di procurarlo, le terrestri comunicazioni cogli Stati suoi ereditari, delle quali ne ha tracciate le strade, protetto il mare da una squadra, il commercio dell'Italia sarebbe distrutto, e rese inutili ad essa l'imboccature de' suoi fiumi nell'Adriatico. Sarebbero gli Austriaci sostituiti nel commercio che attualmente fanno gl'Italiani nel Levante, e quello stesso francese correrebbe rischio di molto. Sono noti già gli avvantaggi che il trattato di Sistow e quello d'Jassi accordano alla Casa d Austria nel Mar Nero.
« Li prodotti dell'Ungheria vi troverebbero uno smercio costante : li suoi pesci salati, li cuoj fra gli altri. Non gli manca per questo che una marina mercantile. Gli ogli dell'Istria e della Dalmazia fornirebbero la materia più essenziale alla fabbrica de' saponi. Le raffinerie de' zuccheri a Fiume sarebbero spinte al più alto grado di floridezza; le immense pasture nella Dalmazia somministrerebbero in abbondanza le lane alla erezione di differenti manifatture. Le miniere di tante spezie, di zolfo, di ferro, nuovi rami al commercio, e di ricchezza ai suoi arsenali. Se Trieste, se Fiume, due piccioli punti cui la natura ha negate le opportunità
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 199 |
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Pagina (30/218)
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