Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE ORIGINI REMOTEno ed istriano : quella di Pietro Kandler, che doveva * poi rivendicare dai monumenti l'italianità di quella regione e scriverne la storia con mirabile dottrina.
« La lingua, — egli scriveva fino dal 1826, — i costumi, le occupazioni, i prodotti, gli affari essendo comuni col resto dell'Italia Veneta, mi pare che a questa si potrebbe riunirla. Al Friuli dovrebbe darsi un'estensione maggiore, l'Istria riunirla tutta sotto Trieste. Non vi sarà mai salute finché non si aboliscano le scuole tedesche. La mutazione di lingua cagiona crassa ignoranza. »
E vent'anni più tardi, al Kandler già provetto combattente per la causa italiana e chiaro per gli scritti e le opere, così scriveva un patriota istriano :
« Tutta l'Istria, — tutta, — deve conseguire scuole italiane, se abbiamo da sperare la sua redenzione. Da Lei, da Lei, attendiamo assai, direi tutto, — lo attendiamo, cioè, noi pochi che conosciamo le sue intenzioni. Il Cielo Le dia vita lunga, e per Dio, Ella avrà il vanto di aver fatto ciò che sinora nessuno fece per questa infelice patria. Coraggio! coraggio! il numero dei buoni cresce, i vecchi muoiono, la generazione cui ora spunta sul mento la lanuggine, comprenderà altrimenti l'idea del patrio amore, — io conto su questa. »
iBen si poteva dire al Kandler d'aver fatto più d'ogni altro. Basterebbero le sue illustrazioni di più di mille lapidi antiche, nelle quali egli rintracciò i ricordi del passato latino dell'Istria.
Anche in Italia la causa nazionale di quelle terre trovava convinti assertori. Vincenzo Gioberti le chiamava « appartenenze nobili d'Italia », affermando « naturale che i loro abitanti siano liberi e non soggiacciano a un padrone forestiero, a cui tal possesso conferirebbe la signoria gelosa delle nostre porte. »
Le società segrete, che in Italia s'agitavano per la libertà, non perdevano di vista quelle terre. I liberali napoletani fin dal 1820-21 pensavano a Trieste come a terra italiana. Per oipera dei Carbonari fu mandato a Trieste un emissario per eccitare il popolo a scuotere il
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 199 |
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