Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAme un usbergo, e ad essa tentava d'aggregar sempre nuove parti delle indomabili provincie italiane. In pari tempo faceva ipocritamente accarezzare dalla stampa ufficiale i sentimenti d'italianità di quelle terre.
      « Male servirono, — faceva scrivere il governo austriaco nell'Osservatore Triestino, — e male servono all'Austria quelli che scrivono e parlano dell'Istria, come non fosse provincia italiana; si studiano di reprimere in essa simpatie naturali, necessarie, santissime. Questi tali noi chiamiamo ignoranti e maligni... »
      Ma la subdola condiscendenza della stampa ufficiale non ingannava nessuno. E le associazioni triestine (protestavano pubblicamente contro quanto si tramava nell'assemblea di Francoforte.
      Intanto la flotta sarda faceva nuove apparizioni fungo la costa istriana, suscitando entusiasmo nelle popolazioni.
      Il marchese Spinola scriveva a Torino al ministro della guerra, consigliando di bloccar Trieste. E l'ammiraglio Albini, comandante della squadra, annunziava d'essere stato accolto a Pirano da grida di Viva l'Italia!
      L'Austria non osava reagire apertamente; ma il Console sardo a Trieste scriveva al suo governo queste significative parole :
      « Chi ha il potere qui, continuando le gloriose trac-cie della polizia austriaca in Italia, vuole a qualunque costo denigrare e distruggere, — se pur è possibile, — tanto in Trieste che nelle vicine provincie del Friuli e dell'Istria, il partito italiano. »
      E per arrivare ai suoi fini, il governo di Vienna proclamò a Trieste quella giurisdizione di sangue, che si chiama giudizio statario, mentre con segreti proclami sobillava gli slavi dell'Istria contro gli italiani.
      I deputati istriani risposero con un fiero proclama, in cui solennemente affermavano :
      « L'Istria è essenzialmente italiana per lingua, per costumanze, per memorie, per religione, per simpatia, per monumenti e per posizione geografica.
      « L'Istria fino dal decimoterzo secolo cominciò a
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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