Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIArito di nazione. Nessun popolo potrà anche giungere al più possibile florido stato materiale, quando il suo genio ie la sua lingua, primi distintivi delle nazioni, non si secondino con mezzi adattati. »
      Una grande voce si levò allora in difesa delle antiche provincie di Venezia : quella di Daniele Manin. In un suo scritto diplomatico a Lord Palmerston egli affermava che a quelle terre, come alla stessa Venezia, l'indipendenza era stata rapita con iniquità e con violenza. L'Austria, — egli diceva, — le ha maltrattate, oppresse, umiliate, violando solenni promesse.. Il giogo austriaco vi è detestato; vi domina il sentimento vivace della nazionalità italiana....
      A Trieste, intanto, fervevano polemiche violente, mentre il popolo si sollevava per le vie. La Gazzetta di Trieste, rivolgendosi ai tedeschi che volevano spadroneggiare, scriveva audacemente :
      « Se la vicenda della sorte e dell'armi vi costringa domani a cercare il cammino dei villaggi materni, dite, qual cosa, che non sia nostra, ci avrete lasciato? Il più che duri, sarà il giallo e il nero, di cui furono da' primi anni contristati i nostri occhi, usi e desiosi in perpetuo del vivo Verde de' nostri colli, e de' candori e de' rossori del nostro ineffabile cielo ».
      L'ora era all'audacia. Avendo uno scriba dedicato ai triestini, istriani e dalmati un suo libro sulla guerra austriaca in Italia, il deputato Facchinetti respingeva quella dedica, soggiungendo :
      « Bisogna aver l'anima ben chiusa ad ogni nobile sentimento per dedicare ad italiani un libro, il cui profitto pecuniario dovrà in parte essere regalato all'esercito austriaco, che combatte contro i loro confratelli italiani!
      « Questa dedica sarebbe un'ironia gettata sul cuore sanguinoso di chi, non potendo far più, ama la propria nazione dolorando e sperando per lei? »
      L'audacia cresceva ancora. Si pensò d impossessarsi della flotta e d'andare in soccorso di Venezia. Un manifesto segreto, diffuso a Trieste, incitava ;
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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