Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE ORIGINI REMOTE
      « Suvvia, Triestini! L'ora è suonata per la nostra liberazione. Facciamo causa comune coll'Italia. Stendiamo una mano a Venezia. Essa è generosa ed ha compreso la sua alta missione. Mandiamole la flotta ch'era cosa sua; essa se ne servirà per soccorrerci, e sottrarci dalle minaccie e dalla vendetta degli oppressori. Avremo libere con lei le comunicazioni e i commerci. Così ci faremo amica anche l'Istria : quelle coste hanno sentimenti italiani. Aiutiamoci a vicenda, e saremo forti e trionferemo. A Venezia dunque la nostra flotta! »
      A Torino, intanto, i Bollettini dell'emigrazione registravano il movimento che si accentuava : « L'idea i-taliana divampa più vivida, quanto più è combattuta, e' gli uomini che parlano la nostra lingua vogliono la loro parte nell'eredità dei dolori e delle speranze nostre. Gorizia, Trieste, l'Istria, persino il Tiralo, persino il litorale dalmato reclamano la nazionalità italiana. »
      E a Venezia si formava la legione dalmato-istriana, proclamando la necessità di debellare la tirannide au> striaca. E Mazzini affermava : « La guerra italiana non deve, non può cessare finché una sola insegna straniera sventoli al di qua del cerchio superiore dell'Alpi dalle Bocche del Varo a Fiume ». E Guglielmo Pepe proclamava il sentimento italiano, che vibrava da Trieste fino alla Dalmazia.
      Ma anche nel Trentino il '48 ebbe un'eco possente : e vi suscitò epici episodi.
      Il 19 marzo Trento si sollevò, inalberando, — narra Jacopo Baisini, — la bandiera tricolore ed acclamando all'unione del Trentino con quelle italiane provincie. Accolta a fucilate da un picchetto di guardie di finanza, la folla montata in furore irrompe, negli uffici daziari e li devasta; poi, ingrossando sempre, si portg sotto le finestre del palazzo municipale. Invitata a sciogliersi, protesta che non si moverà fino a che una Commissione non parta alla volta di Vienna, per domandare 1' immediata separazione dal Tiralo e l'aggregazione al Lombardo-Veneto. Avuta dal Municipio promessa che il voto popolare sarebbe tosto messo in atto, la folla si disper-


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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