Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAde, la città torna tranquilla; e alla sera apparisce splendidamente illuminata.
      L'esempio di Trento si propaga come una fiamma. Ala, Rovereto, Riva, città e paesi inalberano il tricolore.
      Da Venezia, Niccolò Tommaseo manda ai trentini un proclama in cui è detto : « A voi, italiani veri e per lingua e per progenie, e per ingegno e per animo; a voi volgiamo il fraterno saluto. Non è a noi bisogno incitare il vostro coraggio nè la vostra umanità consigliare. Saprete combattere, saprete essere generosi col vinto. Deh! venga il giorno che siam tutti uniti così di istituzioni come siamo di cuore ».
      Il generale Allemandi, in procinto di muovere da Brescia accapo dei volontari, indirizza ai fratelli trentini un proclama in cui dice : « Bravi Trentini! la nostra patria, questa grande famiglia che ora dà al mondo lo spettacolo della sua forza e potenza sorgendo in massa per scacciare l'odiato straniero, viene ad offrirvi dei soccorsi per rendervi liberi, indipendenti e formare con essa un'unione indissolubile. Unitevi dunque a noi, valorosi giovani Trentini, riprendete la vostra terribile carabina ed entrate nei nostri ranghi, per fulminare con noi dalle vostre montagne il barbaro oppressore ed esterminarlo »...
      Vien proclamato lo stato d'assedio; si eseguiscono arresti da tutte le parti. I volontari si scontrano a Castel Toblino con le truppe austriache...
      Tutti i volontari fatti prigionieri vengono barbaramente fucilati.
      Proveniente da Trieste, arriva a Trento il poeta trentino Gazzoletti. Portava seco un piano di Trieste, su cui erano segnati i punti meglio adatti ad uno sbarco della flotta sarda.
      Arrestato in séguito a denunzia, riebbe la libertà mercè l'interessamento d'un commissario ungherese, che gli distrusse le carte e gli celò le armi. Mandato ad Inns-bruck, ottenne un salvacondotto per tornare a Trieste per la via di Vienna.
      Ma il Gazzoletti mutò itinerario, recandosi a Milano; e poco dopo, unitamente agli altri trentini Angiolo


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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