Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IIV
DA NOVARA AI PLEBISCITIVittorio Emanuele II — L'appello di Carlo Cattaneo — Le rive-
lazioni del console sardo a trieste — L'apostolato di mazzini
— .Il 1859 — Il memoriale di Trieste — Le bandiere delle donne triestine — Garibaldi — L'effervescenza nelle terre irredente.
Vittorio Emanuele II ha raccolto la grave eredità del padre vivente. Egli sta compiendo quella faticosa opera decennale di ricostruzione, che gli consentirà di romper guerra all'eterno nemico.
Le provincie irredente attendono. La lunga pazienza è divenuta il loro destino.
Nuove voci sorgono intanto e parlano ancora di quelle terre, più che mai torturate dall'Austria, che le puniva delle dimostrazioni del '48. Carlo Cattaneo indirizza ai maggiori giornali inglesi uno scritto, in cui si legge :
« Molti inglesi sono sotto l'impressione erronea che l'Austria possieda le provincie italiane in virtù di qualche venerabile diritto ereditario. E arrivano sino a credere che la Prussia e ogni altra potenza germanica siano non solamente in diritto, ma in dovere, per una tradizione non interrotta, di assicurare all'Austria il dominio di questi paesi... Vorrei solamente osservare che due terzi dei sudditi italiani dell'Austria sono di acquisizione affatto recente. Quasi quattro milioni d'abitanti appartengono agli Stati Veneti, cioè alla città di Venezia col paese all'ovest di essa dall'Adige all'Adda superiore, e colle sue dipendenze originarie sulle coste orientali dell'Adriatico : Istria, Dalmazia, Ragusa, Cattaro...
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 199 |
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