Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAohe a Trieste, che in quegli anni erano all'ordine del giorno.
      In una di queste lettere, diretta a Dabormida, è mostrato come si ottenne a Trieste la sottoscrizione di venti milioni al prestito cosidetto volontario imposto dall'Austria :
      « La somma di 20 milioni di fiorini, stata segnata per Trieste nel Grande Imprestilo volontario austriaco, è ormai appieno sottoscritta. Per ottenere un tale risultato nessun mezzo si lasciò intentato.
      « Governatore ed autorità emisero circolari, si diffusero opuscoli eccitanti a sottoscrivere. Venivano invitati negli uffici di Stato gli abbienti e si domandava loro quanto avevano deciso di sottoscrivere.
      « E quelli che per mala sorte godono di poco favore nel concetto politico dell'autorità, ebbero l'onore di una chiamata speciale per udirsi dire di badar bene, che si aveva l'occhio su loro e che sarebbe stata considerata come dimostrazione politica la minor parte ch'essi avessero presa al grande imprestito. Tutti poi al momento della sottoscrizione, se la somma offerta non era pari a quella che in liste preparatorie era stata a ciascheduno segnata, andavano soggetti a contumelie e dovevano sostener brighe e malanni. Quelli infine che avevano il coraggio di resistere alle pressioni e alle intimidazioni, ricevevano altra lettera da questo Governatore in cui misure di coercizione si minacciava ad essi se non ottemperavano alla volontà superiore.
      « E ben posso concludere che la volonterosità del-l'imprestito austriaco non è molto diversa dalla spontaneità delle testimonianze che si ottenevano mediante tortura ».
      Intanto la v.oce incitatrice di Mazzini non taceva. Come s'egli fosse stato la vivente coscienza d'Italia, seguitava a parlar di guerra, di confini, di doveri —
      « Sappiamo, noi tutti, — egli scriveva, — che la guerra italiana non può vincersi nel quadrilatero delle fortezze lombarde, ma in Tirolo, nelle Alpi venete, a Trieste, a Fiume ».
      E un'altra volta diceva : « L'Europa tende a co-


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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