Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAta a segnalarli alla gratitudine nazionale! Valga la mia debole voce a supplire in parte all'involontario obblio, ed a ricordare un ramo dei più nobili e più generosi della famiglia italiana, su cui posano meritamente le nostre speranze di redenzione. »
      Gli incitamenti si moltiplicano, l'anima italiana si ridesta, le terre irredente sono percorse da nuovi brividi di speranza. Vittorio Emanuele ha compiuto la lunga preparazione : il 10 gennaio 1859 egli ipronuncia la storica frase del « grido di dolore » : è l'ora della guerra.
      L'Austria a sua volta si accinge a scendere in campo : e in pari tempo stringe diramente i freni nelle sue Provincie itajiane. Stato d'assedio, processi, repressione dovunque.
      Trieste si prepara. Qualunque sia la sorte delle armi, essa vuole ohe la sua causa sia portata davanti all'Europa. E mentre la polizia infierisce contro i patrioti, nei segreti penetrali si redige la memoria che dovrà essere presentata al Congresso europeo.
      « L'Austria, — è detto in auel documento, — lentamente e grado grado, com'è suo costume, ora con insidie, ed ora con violenza, ora approfittando delle lotte dei partiti, ed ora delle esterne guerre, ora con lusinghe, ed ora con minaccie ed ordini, ad una ad una ci tolse tutte le nostre franchigie; con nuovi intrusi, con l'usurpazione dei poteri, con bandi e con morti, impoverì e alfine distrusse il patriziato, e rese un nome vano il cittadino Consiglio; con arbitrarie mutazioni violò, e quindi pose in dimenticanza il giurato statuto, e con una sorda e continuata guerra ridusse Trieste uguale all'infimo servilissimo comune dello Stato. Questi son fatti, di cui stanno i documenti nella patrie istorie, le quali ancora, là Dio mercè, non abbiamo al tutto dimenticate...
      «Dopo il 1815 e specialmente dopo il 1849, l'Austria, unitici senza nostra autorizzazione alla Carniola e alla Carinzia col nome d'Illiria, c'incorpora all'Impero; ci aggrega contro ogni nostro sentimento nazionale e senza nostra saputa, alla Confederazione germanica; ci dà e ci toglie a suo talento una costituzione, facendoci_ 78 —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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