Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE ORIGINI REMOTEgiornale II Diritto riferiva le parole seguenti, pronunciate dall'imperatore dei francesi :
      « M'hanno accusato di aver mancato al mio programma : l'Italia libera dalle Alpi all'Adriatico; ma io lo servo questo programma, oggi come due anni sono, e lo servirò fino a che non sia diventato una realtà; io voglio che l'Italia abbia Venezia, Trieste ed Istria : oggi mi è impossibile ricominciare la guerra, in vista sopratutto dell'umile attitudine dell'Austria; ma le occasioni non mancheranno, ed appena un momento favorevole si presenti, vedrete come io sappia tenere la mia parola. »
      Gli irredenti aspettavano il gran giorno : e lo preparavano in ogni guisa. Avendo saputo che Garibaldi desiderava le carte idrografiche e geografiche dell'Adriatico, gliele inviarono, richiamando la loro causa alla sua memoria. E Garibaldi rispondeva :
      « So che l'Istria e Trieste anelano frangere le catene con cui le avvince l'odiata signoria straniera, e che affrettano col desiderio il compimento del voto di essere restituite a madre Italia. Quantunque la tristizia di tempi e di uomini sembra voglia impedire il compimento di quel voto, io ho fede che non sia lontano il giorno delle ultime battaglie e delle ultime vittorie, da cui sarà suggellato il completo nazionale riscatto. »
      Alberto Cavalletto scriveva in quello stesso anno 1862 :
      « Le idee precedono sempre i fatti : facciamo popolare la idea che la Venezia vera abbraccia tutto il territorio compreso fra il Mincio, il Po, l'Adriatico e le Alpi Retiche, Carsiche e Giulie dal Brennero al Quarnaro. Senza guerra non sposteremo dall'Italia l'Austria; fissiamo quindi sin d'ora le idee sul territorio da riacquistare alla patria. »
      Poco stante, Maria Pia, la figlia di Vittorio Emanuele, andava sposa al Re di Portogallo. Le donne venete, trentine e istriane le vollero offrire un dono nuziale.
      La consegna ebbe luogo alla reggia di Torino. Si trattava d'uno splendido albo, con le firme delle donne irredente : e fu portato a Vittorio Emanuele da una com-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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