Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAmissione di emigranti. Tomaso Luciani, che di essa faceva parte, così ricordava quell'episodio :
« QuRe Vittorio apparve ammirabile quanto mai anche come cittadino e padre. Il Re, evidentemente lieto dell'omaggio che i paesi rappresentati dalla Commissione facevano alla sua amatissima figlia, parlando e di essa e dei paesi stessi adoperò tali modi e tale linguaggio da jar conoscere che il suo cuore era tut~ t'altro che sordo alle parole della Commissione e delle donne: e nell'occhio calmo insieme e fulmineo del politico e dei soldato luccicava già una lagrima, la lagrima del cittadino e del padre.
« Preso quindi in mano l'albo, lo aperse, ne guardò i disegni, li lodò, e, visti alcuni nomi, domandò in tuono famigliare spiegazioni di persone e di cose, e volle particolarmente sapere se l'albo potrà poi essere esposto liberamente a Torino e a Lisbona, liberamente, cioè «senza che ne possa derivare danno o malanno a qualcuno, perchè la polizia di Stato non conosce misura o confini ed ha un occhio, un occhio che passa le alpi ed i mari e tenta il chiuso delle reggie perfino».
« Un Re, che dall'alto del soglio, per moto spontaneo del cuore, scende a questi particolari e se ne preoccupa, non per sè, ma per quelli che soffrono, è la fenice dei Re e merita davvero di passare nella storia coi titoli che l'istinto popolare gli decretò nei giorni del più giusto entusiasmo. »
I tempi maturavano. La situazione italo-austriaca diventava sempre più tesa, e le ripercussioni si sentivano nelle provincie irredente.
Furono duramente provati quei patriotti trentini, che il 23 e il 24 agosto del 1864 avevano tentato una sollevazione e che, tradotti ad Innsbruck davanti alla Corte speciale come rei d'alto tradimento, furono oggetto di illegalità e di violenze incredibili.
Jacopo Baisini denunciava, la condizione inumana in cui furono tenuti gli imputati al processo e la gravità delle pene loro inflitte : e citava il caso del Collegio d'Appello di Innsbruck, che osò correggere la mitezza
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 199 |
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Pagina (92/218)
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