Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAMarco. Essi Vi daranno in mano quella Pola che, fin dall' epoca romana porto militare italiano, l'Austria ha ormai convertito in* minaccia di tutta la nostra costa a-driatica; essi Vi daranno quella Trieste che l'Austria vorrebbe malamente far credere pertinenza germanica.
      « La grande nazione germanica ha i suoi fiumi rèa-li, i suoi mari aperti al commercio, le sue molte e fiorenti città; essa non può, non deve aspirare a dominii di qua dade Alpi, ma vorrà piuttosto stringersi in fratellanza sincera cogli Italiani e cogli Stati vicini, e Trieste, appunto perchè città eminentemente commerciale, è il nodo che deve unire 1 tre popoli.
      « Sire! Giacché il Cielo fece sorgere i nuovi cimenti, non arrestate più il corso della vittoria, che animata dal valore dell'esercito e dall'entusiasmo dei volontarii, seguirà i Vostri passi. Assai avete avuto la virtù dello a-spettare e fu vera forza; ripigliato ora il vostro naturale ardimento, seguite fino all'ultimo la Vostra stella che è la stella d'Italia. Perchè si possa dire YItalia costituita nella sua unità naturale e veramente degli italiani, perchè si possano dire inviolati il suo diritto e il suo onore e compiute le sue sorti, perchè l'Italia divenga all' Europa guarentigia di ordine e di pace e ritorni efficace istro-mento della civiltà universale, infine perchè si possa dirla libera dall'Alpi all' Adriatico, è necessario piantare col tricolore italiano la croce sabauda sulla punta Fianona, là dove il primo sprone dell'Alpe Giulia scende a tuffarsi nel proverbiale Quarnaro. Quella punta si noma da antico Pax-tecum. È là soltanto che si può stringere un patto duraturo di pace quale Europa la vuole.
      « Seguite il presago e accettate l'invito, o Sire. È voce di popolo che Vi chiama in quelle parti, è grido di dolore e di speranza che erompe dal cuore di italiani che Vi invocano liberatore e Vi salutano loro Re. »
      Quando Vittorio Emanuele già si trovava al campo, una deputazione di trentini si recò a presentargli un indirizzo che diceva :
      « Adesso che a fianco del generoso vostro alleato,
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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