Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE ORIGINI REMOTEl'Europa. Voi sedete oggi, in Parigi stessa, al posto dell'immortale Cavour. Seguitene il grande esempio: o-sate! Dite dunque che la Venezia vera non s'arresta là dove hanno posto il confine amministrativo del Regno lombardo-veneto, ma si stende all'Alpi ed all' Adriatico, e per togliere finalmente ogni dubbio, a quel seno dell'Adriatico che si dice Quarnaro. Dite che l'Italia, stesa su due mari, ha ben diritto di poterli navigare liberamente; ma uno di questi, l'Adriatico, è costituito così che non si può arrischiarsi di correrlo senza pericolo d'essere portati sotto il cannone di Pola, e dite che a Venezia non si arriva senza rasentare le coste dell'Istria. Tirate sulla carta una linea da Ancona alla punta Fianona, ove cala a mare il primo sprone dell'Alpe Giulia, e mostrate che il tratto d'acqua che resta al nord-ovest della linea non è propriamente un mare, ma è tutto un golfo chiuso intorno da terre italiane, quasi continuazione di queste e indispensabile ad esse. Dite che la costa italiana da capo d'Otranto alle paludi d'A-quileia, quasi priva di porti, bassa, argillosa, piena di dune, di scanni, ha bisogno dei porti dell'Istria, e dite poi che senza il possesso dei versanti meridionali ed occidentali dell'Alpe Giulia l'Italia resta aperta nella parte appunto ov'è più vulnerabile. Dite che le tre grandi vie che si dirigono a noi dalle valli della Drava, della Sava e della Culpa, per i varchi del Predil, di Lubiana e di Fiume, hanno troppe volte e troppo a lungo servito al trasporto di armi e d'armati a danno d'Italia; è tempo che restino sgombre a servigio del commercio pacifico, che giovino all'affratellamento dei popoli slavi, tedeschi ed italiani, i quali e per ragione di vicinanza e per la stessa diversità d'origini, d'inclinazioni, d'interessi, di fini, hanno mille motivi di favorirsi e d'amarsi. »
La Marmora, naturalmente, non potè dir nulla di tutto ciò perchè il Congresso non ebbe luogo. Il mancato plenipotenziario diplomatico prese il comando d'una armata. E cominciò la guerra infelice...
Alle fidenti speranze degli irredenti rispose un infausto nome : Custoza.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 199 |
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Pagina (99/218)
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