Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Che se Trieste seguì per fatale necessità di tempi altro destino, costretta a dedicarsi al protettorato degli arciduchi d'Austria, quale libero comune che continuò a dominarsi da sè e ad esercitare perfino i diritti internazionali, ciò nulla toglie all'indirizzo storico della parte principale di questa regione ch'è l'Istria e che restò sempre, senza interruzione qualsiasi, legata alla fortuna della più italiana potenza d'Italia.
      « I nipoti dei prodi che militarono a Legnano e a Salvore (le più splendide battaglie della storia degli italiani) vanno pur essi superbi della più bella e legittima nobiltà, nè questa dovrebbe essere disconosciuta da alcuno dei fratelli, i quali, a dire senz'irà il vero, non hanno tutti intieramente pure le memorie dei loro avi, per quella maledizione delle guerre civili e degli invocati stranieri, di cui la piccola Istria non si macchiò mai, e senza la quale vergogna essa potè lunghi secoli brandire armi repubblicane per glorie italiane, mentre altrove in Italia si faceva corteggio a francesi, spagnoli e tedeschi dominatori.
      « Tanta è la nostra fiducia che siffatto ordine di considerazioni basti di per sè solo a rendere piena ragione del nostro assunto, che di null'altro facciamo richiesta agli uomini di Stato, che non sia lo studio dell'importanza strategica della frontiera orientale d'Italia; lo studio della necessità in cui versiamo, di prendere le nostre posizioni sull'Adriatico, per riparare la lunghissima costa della penisola, che coTre dalle venete lagune a Santa Maria di Leuca. Possiamo noi italiani pretendere meno dagli italiani?
      « Dalla sella di Saifnitz sopra Tarvisio (la precipua fortezza che Napoleone I proponevasi di edificare allo schermo d'Italia) sino al promontorio di Fianona, apron-si tre .varchi nel grembo dell'Alpe Giulia, cioè quelli del Predil e di Ciana-Fiume ai due lati e il centrale^ di Nauporto o di Adelsberga, ed è attraverso a quest'ultimo che fila la via maestra dell'Austria verso il mezzogiorno, è di qui che sull'unica strada ferrata la quale tragittasi oltre la intiera cinta delle Alpi nostre, si versa
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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