Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAper mettersi alla testa del valoroso esercito e dei volontari, le provincie italiane occupate dall'Austria. Vi mandavano, col mezzo dei loro emigrati, la espressione dei più fervidi voti e della più grande fiducia nel compimento dei destini d'Italia.
« A quei voti, a quella fiducia corrisponderà sicuramente il trionfo delle armi, se straordinarie complicazioni politiche non ne arrestino per isventura il corso.
« Ma, sia che l'Italia riacquisti per forza di armi ciò che le spetta, sia che l'Austria ridotta allo stremo si ritiri dalla lotta, tutta la terra italiana dev'essere sgombra dallo straniero, e la intiera cerchia delle alpi, nostro naturale confine, dev'essere in nostro potere.
« Le popolazioni delle quali siamo interpreti presso di Voi, nostro Re, ritengono fermamente che tale sia il Vostro volere, in pieno accordo col volere della nazione; nè potrebbe essere altrimenti, dacché lo domandano e la sicurezza del Regno e la tutela dei più vitali interessi politici ed economici dell'Italia.
« Gl'Istriani, i Triestini, i Trentini, custodi naturali dei nostri confini, già attestarono coi fatti quanto possa su loro il sentirsi italiani : i Veneti non sanno disgiungere la loro causa da quella di fratelli coi quali ebbero finora comune il troppo duro servaggio.
« Questi sentimenti, questi voti, che sono, osiamo dirlo, sentimenti e voti dell intiera nazione, noi Vi presentiamo riverenti, o Sire, sicuri che saranno accolti con quella italiana grandezza d'animo che rende la Maestà Vostra amata e benedetta da tutti. »
Bettino Ricasoli, dal canto suo, insisteva ; non solamente per il Trentino, ma per l'Istria. E mandava a Visconti-Venosta, il 12 luglio, questa lettera significativa :
« Caro collega. Domani avrò il piacere di rivederla. Non vedo inconveniente nella lettera che ella propone di fare scrivere dal Re a S. M. l'Imperatore, purché gl'interessi italiani vi sieno sostenuti con accorgimento, e la questione delle frontiere vi sia presentata sotto il vero interesse dell'avvenire della nostra nazione. Io non posso recedere dalle prime idee. Non è soltanto il Tirolo ita-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199 |
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Pagina (116/218)
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