Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAspettando quelli della città e del commercio di Trieste...
« Nel mattino del 20 vi fu una battaglia navale gravissima fra la nostra flotta e la flotta austriaca... Non c'è grande speranza di appoggio da parte della flotta nell'occupazione di Trieste ».
Lissa aveva gettato il suo peso funesto sulla bilancia della guerra. Ricasoli intendeva che dell'occupazione di Trieste non si poteva più parlare; tuttavia sperava di poter far valere ancora i diritti italiani sull'Istria.
Gli istriani s'attaccavano essi pure a questo ultimo filo di speranza. L'Appello degli istriani all'Italia, scritto da Carlo Comb: e lanciato in quei tristi giorni, cominciava con queste parole :
« Oggi che alla breve ragione delle armi segue lo studio delle condizioni più opportune ad assicurare la pace di Europa, non v'è interesse italiano il quale non abbia diritto di farsi udire, non v'ha causa di qualsivoglia parte d'Italia, la quale non meriti di essere compresa appieno, perchè gli uomini di stato, in tanta ma-turanza di civiltà, abbiano a risolverla secondo il giudizio della pubblica opinione.
« Noi Istriani, piccola famiglia della nazione italiana, durata fra mille sciagure sulle rive dell'Adria superiore e ai piedi dell'Alpe Giulia, noi pure facciamo appello alla coscienza, alla saggezza d'Italia; noi pure invochiamo a favor nostro e suo il sommo principio nazionale e la sovranità del suffragio del popolo ».
L'eloquente appello faceva a grandi tratti^ la storia dell'Istria romana e veneta. Non v'ha fatto d'arme, in terra o in mare, — diceva, — segnato dalle venete storie, che non ci rechi illustri ricordi del .valore di capitani istriani; e vivono ancora le famiglie loro...
Svolgeva poi le ragioni della propria sicurezza, che dovevano spinger l'Italia ad assicurarsi quelle terre, che Napoleone chiamò « il complemento del regno italiano ».
Seguivano queste parole profetiche, alle quali do-— 120 —
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199 |
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Pagina (120/218)
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