Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAalla popolazione italiana, da sentirsi in breve ora essi pure italiani e da protestare contro le ingiustizie austriache a danno degli italiani. Alla terza generazione i figli dei colonizzatori tedeschi di Trieste erano irredentisti. L'opera del Governo viennese era così fallita ».
Così finì quel tentativo. Ma l'Austria non disarma facilmente. Il fallimento della prima prova non aveva guarito il governo viennese : esso cercò una ricetta migliore.
Il nuovo ragionamento che fecero a Vienna fu questo : se i triestini si ostinano a voler parlare italiano, lasciamoli fare. Che cosa è in fondo il linguaggio? Meno che niente, quando non è il simbolo d'un indirizzo politico. Trieste seguiti pure a parlar italiano, purché dimostri di sentirsi austriaca.
« Italiani con l'Austria » : era questa la nuova forinola che il governo di Vienna aveva escogitato per la trasformazione dell'indocile Trieste. Cominciò allora il reclutamento di tutti gli "ambiziosi, di tutti gli avidi, di tutti i malcontenti, di tutti gli spostati, di tutti i dissidenti. Titoli nobiliari, croci cavalleresche, cariche ben retribuite, promozioni fulminee, carriere assicurate, denari contanti : queste furono le merci correnti, offerte dal governo austriaco, nella gran fiera delle coscienze ch'esso aveva indetto a Trieste.
È certo che non tutti restarono spartanamente refrattari alle ghiotte esibizioni; ma la sparuta minoranza che consentì a lasciarsi legare alla greppia austriaca non alterò in alcun modo visibile la magnifica compagine del sentimento italiano. La popolazione, più tenace e più ardente che mai, continuò nella sua lotta e lasciò i pochi rinnegati nel più squallido isolamento.
Dopo quest'altro clamoroso insuccesso del governo di Vienna, fu organizzato l'ultimo tentativo. Se i triestini non vogliono diventar tedeschi, — così ragionavano le alte sfere governative, —se non vogliono essere italiani con l'Austria, bisogna sommergerli sotto una marea slava, che cancelli il carattere nazionale di quella ostinata città.
L'elemento slavo, che a Trieste era scarsamente dis-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 199 |
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Pagina (134/218)
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