Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE ORIGINI REMOTEverse forme ma con identico obbiettivo di spietata snazionalizzazione infierì in tutte le terre italiane l'azione del governo austriaco.
Le popolazioni, dopo l'amara delusione della pace di Vienna, raccolsero le loro forze e attesero giustizia dall'avvenire. Forti e serene nel loro sacrificio, esse guardavano senza invidia i più fortunati fratelli del Veneto, riuniti ormai alla madre comune : e con cuore veramente fraterno parteciparono alle esultanze della regione redenta.
Quando Vittorio Emanuele fece il suo ingresso in Udine redenta, nel corteo si notava una grande schiera di triestini, goriziani e istriani, recanti una bandiera abbrunata. Sulla bandiera portata da uno dei Mille, triestino, si leggeva la scritta : Trieste ed Istria.
Il Re, allo sfilare del numeroso stuolo, salutò ripetutamente il vessillo; e rivolto al sindaco di Udine, e-spresse sentimenti di vivo interesse per le sorti di quei paesi.
La bandiera venne poi depositata nel palazzo municipale, col seguente scritto :
«Triestini, istriani e goriziani, tuttora schiavi dello straniero, questo vessillo d'Italia, che, coperto a lutto, figurava nel corteo del nostro Re, depositiamo in custodia, per serbarlo a figurare nel dì (che speriamo prossimo) in cui la sospirata unione del Regno d'Italia si avveri n.
Nello stesso giorno gli irredenti presentavano al Re questo indirizzo :
« Sire! Permettete che noi pure, in mezzo a questo popolo esultante, vi umiliamo i sensi di quella devozione e di quell'affetto, pei quali Trieste, nostra città natale, non è seconda a nessuna altra città d'Italia.
« Questo affetto, o Sire, è il solo, ma ad un tempo il più ineffabile conforto che rimanga alla patria nostra, la quale non vive che della speranza di vedere in breve spezzati i suoi ceppi e di essere congiunta alle sue cento italiche sorelle.
« Possa, o Sire, spuntare fra poco quel giorno so-
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I. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. I 9
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199 |
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Pagina (137/218)
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