Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE ORIGINI REMOTEE il Corriere della Venezia aggiungeva :
      « Queste parole del diario officioso di Firenze non sono agli occhi nostri senza importanza. Sta bene che il governo trovi, anche indirettamente, la maniera di far comprendere che l'Italia non ha mai inteso di abbandonare i suoi diritti su provincie che sono tuttora rimaste sotto il dominio austriaco.
      « Il Trentino, che chiude gli sbocchi delle Alpi, Trieste e l'Istria che ci debbono assicurare il possesso dell'Adriatico, sono provincie che non possiamo lasciare per lungo tempo disgiunte dal resto d'Italia.
      « Senza essere tacciati di soverchie impazienze, si può dire che risolute le altre questioni, la nostra politica estera deve intendere con ogni efficacia alla soluzione di quest'ultima parte del programma nazionale. Per ora non può dirsi per quali vie noi raggiungeremo questa meta desiderata non meno delle altre, nè da quali complicazioni europee sorgerà per noi il mezzo di raggiungerla. Certo è non pertanto che la peggiore di tutte le cose sarebbe quella di distogliere la nostra attenzione e gli studii nostri da questo, che è pure un grande problema da risolvere ed un gran dovere da compiere.
      « Oggi prevalgono, ed è giusto, le questioni amministrative e quelle che si riferiscono al riordinamento del Regno; ma queste, se debbono essere cagione di prosperità e di forza all'interno, debbono essere altresì aiuto e mezzo ad acquistare all'Italia quel tanto di lei che ancor rimane sotto la dominazione straniera ».
      La questione delle frontiere doveva avere un'eco importante alla Camera italiana. Nella seduta dell'11 febbraio 1.867, Pasquale Stanislao Mancini riferì sul Trattato di pace di Vienna : e nella sua relazione erano queste parole :
      « Se non fu compiuto il programma tracciato nelle istruzioni del 3 aprile \ anzi neanche fu consentita la
      1 Queste istruzioni, mandate dal ministro italiano degli Èsteri al rappresentante d'Italia a Berlino, indicavano quale fine dell'alleanza con la Prussia « la cessione al regno d'Italia dei territori soggetti all'A ustria ». •
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 1. Le origini remote (Da Campoformio alla Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 199

   

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